Pesaro | |
"Educare
i bambini, i ragazzi e i giovani alla salute e alla sicurezza sulle strade".
E’ stato questo l’invito lanciato ieri dal viceministro alla salute Antonio
Guidi che è intervenuto al convegno sulla sicurezza stradale organizzato
dal comitato regionale della Croce Rossa, in collaborazione con Asaps
(associazione dei sostenitori e amici della polizia stradale). L’incontro,
dal titolo "Sulla strada della sicurezza: o la corsa o la vita", è stata
anche l’occasione a palazzo Antaldi per rilanciare la proposta di un osservatorio
sulla sicurezza.
Una struttura capace di monitorare e risolvere le numerose situazioni di pericolo che possono presentarsi lungo la rete stradale. "Il progetto che vorremmo mettere in campo riguarda l’istituzione di un osservatorio - ha commentato l’assessore provinciale ai trasporti Mirco Ricci -: tale progetto si articola in un catasto stradale, cioè in una lettura del reticolo stradale correlata all’ individuazione dei punti critici, e in una conoscenza delle dinamiche della mobilità attraverso cui poter dare risposte più tempestive ai problemi. Tale progetto dovrebbe amalgamarsi, e non sovrapporsi, ad altri progetti analoghi proposti su scala regionale e a livello di associazioni di volontariato". Soluzioni come l’osservatorio stradale si inseriscono nell’ambito di un problema che, nel corso degli anni, ha assunto proporzioni davvero drammatiche soprattutto tra i giovani: l’obiettivo della Croce rossa, esposto ieri nell’ambito del convegno, è quello di dimezzare, entro il 2010, il numero degli incidenti stradali. L’anno scorso, l’effetto deterrente dell’introduzione della patente a punti, si era tradotto in una netta flessione degli incidenti stradali che, per le Marche, era stata del -2,44% rispetto all’anno precedente (pur tenendo conto che la patente a punti era stata introdotta solo nel secondo semestre). Sempre nello scorso anno, nella provincia di Pesaro, il totale di incidenti era di 1.913 (contro un bilancio regionale complessivo di 7.363) in calo rispetto all’anno prima. L’effetto deterrente della patente a punti, secondo quanto sottolineato durante il convegno, perÚ sta già perdendo parte della sua efficacia secondo i primi dati del 2004. Un rilievo drammatico in un contesto in cui, per i giovani fino a 25 anni, le insidie della strada costituiscono la principale causa di morte. Il commissario provinciale della Croce Rossa Di Priolo ha sottolineato, in relazione alle stragi del sabato sera, come "i giovani non sentano il problema della morte". E quindi non adottino le necessarie precauzioni nella guida. E ogni età, purtroppo, al volante è a diversi fattori di rischio. Il problema delle persone più anziane che, per abitudine, non riescono a staccarsi dal volante: per loro è stata proposta, nell’ambito del convegno, una particolare una abilitazione alla guida che tenga conto della necessità di verifiche più frequenti sulle condizioni psicofisiche. ANTONELLA
MARCHIONNI
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