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Notizie brevi , Statistiche 20/11/2017

Agenzia AGI in occasione della Giornata mondiale delle vittime della strada
Il presidente dell'Asaps non usa mezzi termini: "L'introduzione dell'omicidio stradale, nel marzo del 2016, ha prodotto dei risultati, ma da sola non è sufficiente: da allora, la curva dell'attenzione politica per certi temi ha puntato decisamente verso il basso

Incidenti stradali:  1,250 mln vittime in un anno nel mondo
(AGI) - Roma, 19 nov. -Il presidente dell'Asaps non usa mezzi termini: "L'introduzione dell'omicidio stradale, nel marzo del 2016, ha prodotto dei risultati, ma da sola non è sufficiente: da allora, la curva dell'attenzione politica per certi temi ha puntato decisamente verso il basso. La riforma del Codice stradale, già approvata dalla Camera, è ancora in discussione e tutto lascia pensare che non sarà varata entro la fine della legislatura. In particolare, avevamo chiesto, e ottenuto, che venisse disciplinato l'uso del cellulare, con sospensione della patente alla prima infrazione: non se ne è fatto niente. Eppure basta dare un'occhiata in giro per vedere come siano sempre di più gli automobilisti che mentre sono al volante parlano al telefono o, peggio, messaggiano in chat". La febbre da smartphone, insomma, ma anche gli eccessi di velocità, l'abuso di alcol e droghe, il vizietto dei conducenti di tir di 'taroccare' i cronotachigrafi per aggirare i tempi di riposo: "Dalla tecnologia arrivano aiuti straordinari, basti pensare ad autovelox e tutor - spiega Biserni - ma il fattore umano resta fondamentale e per fare i controlli servono più agenti sulle strade, a fronte di organici di polizia sempre più ridotti. Senza ricambi, e senza nuove leve – l'età  media dei poliziotti oggi tende ai 50 anni, e mal si concilia con un'attività  così  impegnativa - è inevitabile che i controlli perdano efficacia, e che gli automobilisti se ne accorgano e ne 'approfittino'. (AGI) Bas

Lunedì, 20 Novembre 2017
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