Il
Tunnel del Gottardo | |
«Abbiamo
colto gli aspetti più positivi per adottarli anche nel progetto
del tunnel del Brennero: dalle misure più adeguate per limitare
al massimo l’impatto ambientale, alla creazione di valore aggiunto
in loco con il coinvolgimento delle aziende locali e la creazione di un
"Infocenter" analogo a quello di Bodio, dove annualmente si
registrano oltre 55.000 visitatori»: così l’assessore
provinciale ai Trasporti Thomas Widmann al termine della visita della
delegazione altoatesina al cantiere di Bodio nel Canton Ticino, dove è
in fase di scavo il tunnel del S. Gottardo, 57 km in galleria, opera completata
nell’arco di 20 anni.
Il viaggio organizzato dall’assessore provinciale Thomas Widmann ha avuto lo scopo primario di informare sull’andamento di un progetto che ha strette analogie con il futuro tunnel di base del Brennero e di coglierne gli aspetti più positivi per adottarli anche nella concreta realtà altoatesina. Oltre alla lunghezza del tunnel, attualmente il più lungo del mondo in fase di costruzione, sono anche altre le analogie. In primo luogo la localizzazione in una vallata alpina, stretta, già attraversata da un’autostrada, una linea ferroviaria ed una strada cantonale a pochi chilometri da zone turistiche molto frequentate come Bellinzona, Locarno e Sedrun, che temevano ripercussioni sulla loro immagine dalla presenza dei cantieri della nuova linea del S. Gottardo. Per limitare i danni all’ambiente circostante il materiale estratto dai lavori di scavo viene movimentato per mezzo di nastri trasportatori che consentono di ridurre al minimo la presenza di camion e di abbattere gran parte delle polveri. Anche per quanto riguarda il cantiere del Brennero, sottolinea l’assessore Widmann, si adotteranno tutte le misure più moderne ed adeguate per limitare al massimo l’impatto ambientale e non creare problemi alla popolazione. Il traffico su rotaia, è stato evidenziato dal progetto del S. Gottardo, mantiene il proprio interesse economico nei confronti del collegamento aereo per tratte sino a 450 km e crea quindi effetti sinergici tra aree economiche limitrofe e spesso complementari tra loro. Dalla realizzazione del tunnel di base del Brennero e delle relative infrastrutture si possono quindi prevedere notevoli effetti positivi su interi comparti economici che sinora sono stati limitati nel loro sviluppo. «Non va inoltre trascurato il fatto - rileva l’assessore Widmann - che con il tunnel di base gran parte del traffico pesante, che attualmente viene effettuato su strada, dovrà passare sulla rotaia. Con una previsione di circa 400 treni al giorno lungo il tunnel di base ed una media di 40 container ciascuno, è ragionevole pensare che ogni giorno circa 8-11.000 container transiteranno su rotaia riducendo considerevolmente l’impatto del traffico veicolare di transito." Nei prossimi 15 anni è previsto un incremento del 100% del traffico su strada ed è quindi necessario, secondo il responsabile provinciale del settore, adottare misure che consentano di far fronte e di porre un freno a questa crescita esponenziale del trasporto su gomma. |