Se poi
occorre effettuare dei rabbocchi, l’acqua distillata rimane il liquido
migliore e più consigliato e comunque le soluzioni acide sono vivamente
da evitare.
E’ poi opportuno proteggere i poli delle batterie ed i morsetti da uno
strato di grasso o di vaselina in pasta ed evitare così l’avanzare
della corrosione di norma sempre a rischio nelle batterie.
Quando le mattine sono particolarmente fredde o gelate, inoltre, la batteria
deve essere utilizzata in maniera graduale, ad esempio mettendo in funzione
le luci o le frecce d’emergenza, prima di procedere all’avviamento.
Ai primi segni di incertezza, cioè quando la batteria fatica a
dare l’energia necessaria all’avviamento, più che riprovare continuamente
(ne va della vita stessa della batteria), è meglio provvedere ad
una sana ricarica valida anche per i cosiddetti modelli "senza manutenzione".
Importante, durante la ricarica, è togliere tutti i tappi dei liquidi
nei modelli convenzionali di batterie e ciò al fine di evitare
che i vapori che si creano all’interno degli elementi, possano danneggiare
irreparabilmente gli stessi. I modelli senza manutenzione, invece, consentono
di tenere sotto controllo lo stato della batteria attraverso una spia
meccanica di ispezione che emette luce verde. Il controllo dev’essere
effettuato ogni 20/30 giorni.
Quando si acquista un caricabatterie, bisogna sceglierne uno che permetta
di selezionare la velocità di carica: per ragioni di sicurezza
e per mantenere viva più a lungo la batteria, infatti, è
consigliabile usare sempre il procedimento più lento. Una carica
completa dura una notte.
Sul mercato sono poi presenti diversi tester che, applicati all’accendisigari,
consentono di osservare lo "stato di salute" dell’accumulatore
senza grosse spese. Mediamente, il costo s’aggira sui 15/20 euro, ma esistono
in commercio alcuni tester che possono arrivare fino a 30 euro.
Anche i cavi elettrici hanno la loro importanza: spesso si vendono cavi
che non riescono a trasmettere l’energia necessaria all’avviamento pur
funzionando regolarmente. Oppure sono di una lunghezza così corta
da non consentire nemmeno di poter avvicinare due autovetture fra loro.
Il consiglio migliore, dunque, è quello di farsi consigliare da
un elettrauto ed acquistarli presso un rivenditore specializzato.
Infine, un’ultima raccomandazione: se durante la marcia la batteria fa
le bizze, guai a proseguire soltanto per il semplice fatto che la macchina
non si è spenta. In questi casi, forse, la batteria non è
ancora del tutto compromessa, ma di certo la si potrà salvare fermandosi
immediatamente e chiedendo l’aiuto di un tecnico.
Il "fai da te", quando si tratta di simili cose, non sempre
è conveniente e la batteria rimane il "cuore" dell’automobile.
Se cessa di vivere si ferma tutto!