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Notizie brevi 09/12/2004

(0055) Lettera del presidente dell’Asaps alla Redazione de Il Resto del Carlino GUIDARE NELLA TERZA ETA’. CHIARIMENTI.

 

Lettera del presidente dell’Asaps alla Redazione de Il Resto del Carlino

GUIDARE NELLA TERZA ETA’.

CHIARIMENTI.

Vedo che una mia recente intervista al Carlino sui requisiti necessari per la guida ha suscitato reazioni.

Credo sia opportuno un minimo di chiarezza.

Gli incidenti stradali sono un fenomeno tragico che coinvolge tutti gli strati e le figure della mobilità,  dal pedone, all’automobilista, al camionista e che  colpisce tutte le fasce d’età, dal bambino all’adolescente, dall’uomo maturo all’anziano. Ogni giorno, sulle strade del nostro Paese, perdono la vita circa 16 persone e 874 rimangono ferite, alcune con conseguenze permanenti e costi insopportabili per il sistema sanitario, per non parlare dei "costi" morali per le famiglie, spesso distrutte nel dolore.

In questi tempi nei quali la notizia per bucare deve fare scalpore, si parla molto delle giovani vittime degli incidenti plurimortali del sabato sera, della loro sfida e accettazione del rischio, con abuso di alcol e sostanze. Ne parliamo spesso anche sul nostro sito www.asaps.it . A tutto questo si dovrebbe aggiungere anche "l’abuso di stanchezza" per un sistema che ha esasperato in modo insostenibile i tempi del divertimento e anche quelli del lavoro, dettati dalle feroci regole dell’economia: per far quadrare il bilancio dell’impresa di lavoro o della più normale impresa familiare si "deve" correre tutti di più. Con i conseguenti rischi.

Molti, però, dimenticano che sulla strada si riflette anche il problema degli anziani alla guida, per altro oggi è ancora contenuto, in quanto i nostri genitori rinunciano alla patente con maggior distacco rispetto a quello che accadrà alla generazione degli attuali cinquantenni (come me) che faticheranno molto di più a mollare il volante.

I nostri genitori hanno incontrato la macchina spesso con un veloce cambio in corsa  dalla bicicletta al mezzo motorizzato. Noi ci siamo nati e cresciuti dentro. Ne abbiamo fatto anche uno status simbol.

Non vorremo sentirci esclusi dalla mobilità, ma con l’allungarsi della vita ad oltre 80 anni per molti, la massa dei meno "performanti" crescerà, con le conseguenze e i rischi che si possono immaginare. E’ inutile farsi il lifting.

Un normale processo d’invecchiamento comporta una riduzione delle facoltà visive e uditive, della capacità di reazione e della mobilità. Ciò influisce anche sullo stile di guida.

Allora la domanda è: le persone anziane al volante possono rappresentare un pericolo per la circolazione? Questo è il punto.

Poichè un mancato rinnovo della patente di guida è una sorta di certificazione dell’inizio dell’esclusione dalla mobilità e quindi dagli aspetti spesso salienti della società, si deve capire come si possa intervenire.

Alla signora Stefani mi sento di dire che la risposa non credo possa essere un aumento delle multe per gli anziani. Oltre ad essere impraticabile in quanto probabilmente discriminante, favorirebbe i più abbienti e mi pare non ce ne sia bisogno.

La risposta a parere dell’Asaps sta in una verifica più seria e frequente delle capacità di guida in relazione all’età. In Francia stanno iniziando ad effettuare visite periodiche ogni anno per gli ultra 75enni.

Noi sosteniamo che, in alcuni casi con limitazioni delle capacità  non eccessive e determinanti, si dovrebbe arrivare a tipologie di patenti "limitate". Potrebbero comportare il divieto di percorrere tratti autostradali, o il divieto di guidare di notte, o ancora quello di guidare certi tipi di vetture particolarmente veloci e scattanti.

Tutto questo per altro, è bene chiarirlo, non lo abbiamo scoperto oggi noi dell’Asaps, ma è scritto nei documenti e programmi sugli indirizzi dell’Ue.

Sugli anziani spesso si vuole fare notizia scrivendo sui giornali "Rinnovata la patente a un 95 enne, che continua a guidare la sua berlina".

Per carità la notizia ci rallegra, trasmette  a noi un po’ più giovani, ma sulla soglia della terza età, speranza, simpatia, fiducia.

Ma onestamente scommetto che in tanti si augurano di non incrociare quel 95enne su un’autostrada o in fase di sorpasso su una statale. Così... solo per prudenza!

 

Giordano Biserni

Presidente Asaps

Ass.Sostrenitori Amici

Polizia Stradale

www.asaps.it



Giovedì, 09 Dicembre 2004
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