Violazioni al codice della strada e cartelle esattoriali. Maggiorazioni legittime
Non ottemperare al pagamento delle violazioni al codice della strada, dopo che è stata notificata la cartella esattoriale, costa caro.
La sanzione sale del 10% ogni sei mesi.
La Corte di Cassazione, ha appena emesso una sentenza con la quale considera legittima la maggiorazione applicata sulle violazioni al codice della strada.
La maggiorazione del 10% ogni sei mesi è prevista dall'art. 27 della legge 689/1981, appositamente richiamato.
In sostanza, la maggiorazione scatta se la c.d. multa non viene pagata nei termini previsti dalla notifica, diventando sostanzialmente esigibile. Si interrompe quando il ruolo viene trasmesso all'agente della riscossione.
La giurisprudenza dell'Alta Corte, in diverse sentenze, ha ritenuto sempre applicabile tale maggiorazione, considerandola compatibile con un sistema afflittivo di carattere sanzionatorio, in caso di ulteriore ritardo nel pagamento.
Non ci sono incompatibilità costituzionali. La maggiorazione del 10% a carico dell'autore dell'illecito amministrativo, cui sia stata inflitta una sanzione pecuniaria, ha funzione non già risarcitoria o corrispettiva, bensì di sanzione aggiuntiva, nascente al momento in cui diviene esigibile la sanzione principale. Di conseguenza è compatibile anzi, si aggiunge alle sanzioni previste dal codice della strada.
R.G.