Rovigo
Va all'esame di guida con cellulare e microfono nelle mutande
Rovigo - Tre paia di mutande per nascondere il cellulare usato come microfono, per avere un aiuto indebito nel corso dell'esame di teoria di guida. Aveva chiesto, secondo le prime ricostruzioni, di potere sostenere l'esame con il cosiddetto ausilio, ossia sentendosi leggere, in cuffia, le domande. In realtà le cuffie nascondevano un auricolare infilato nell'orecchio. Un sistema che avrebbe anche potuto funzionare, ma che è stato mandato decisamente a gambe all'aria a causa dell'atteggiamento del bengalese che, secondo le contestazioni, rispodeva a una velocità irreale, indovinando tutte le risposte, senza nemmeno un errore. Poco credibile, visto che parlava male l'italiano e non risultava avere sostenuto nemmeno una lezione di preparazione.
Promosso, quindi. Anche se la gioia è durata veramente poco, dal momento che il personale della motorizzazione aveva nel frattempo chiamato la polizia stradale. Dall perquisizione personale sarebbe emerso il dispositivo nascosto, con tutta l'attrezzatura. L'ipotesi di reato per la quale si procede è quella di truffa. Il bengalese è un 35enne arrivato dal Mantovano. Ora le indagini proseguono per capire chi possa essere il complice che indicava le domande giuste. Non è comunque per forza di cose detto che si trovasse nelle vicinanze, dal momento che la comunicazione avvenia sul normale calane telefonico. Le analisi del traffico telefonico dovrebbero comunque consentire di venire a capo della questione.
Comunque, un importante risultato da parte del personale della polizia stradale, che nell'ultimo periodo ha svelato numerosi inganni del genere. Ci sarebbe un vero e proprio racket. che contatta bengalesi, soprattutto nelle stazioni ferroviarie, offrendo appunto aiuto per superare l'esame di guida.
Ancora...! (ASAPS)