Mercoledì 18 Dicembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 05/12/2017

Imponevano la calamita agli autisti: tre anni di carcere ai titolari di un'azienda di autotrasporto di Asti
da uominietrasporti.it

Tre anni di carcere per aver indotto i propri autisti a manomettere il tachigrafo, che rappresenta uno strumento per tutelare chi guida da eventuali incidenti e infortuni sul lavoro. Con questo motivazione un giudice di Asti ha condannato i due titolari della Tran.sma, un’azienda di autotrasporto della stessa provincia piemontese. I fatti contestati risalivano a qualche anno fa (2010) quando due camion dell’azienda, dopo un controllo effettuato dalla polizia stradale in due località del Veneto, nel veneziano e nel veronese, erano stati trovati equipaggiati con la calamita blocca registrazioni del tachigrafo. A quel punto, la stessa polizia aveva segnalato la cosa ai loro colleghi di Asti, perché effettivamente appariva strano che dei due veicoli fermati a distanza di poche ore entrambi facessero ricorso ad analogo magnete. 

E in effetti quando gli agenti si sono recati presso l’azienda astigiana, effettuando delle verifiche sui veicoli, hanno scoperto ulteriori calamite. A quel punto è scattata la denuncia penale per i due fratelli titolari dell’azienda che, dopo il rinvio a giudizio, andavano a processo. Per entrambi l'accusa era la manomissione di strumenti finalizzati a salvaguardare la sicurezza sul lavoro, comportamento punito dall'art. 437 del codice penale e considerato applicabile anche rispetto al tachigrafo anche dalla Cassazione in più di un'occasione proprio da un anno a questa parte.

A convincere il giudice, a quel punto, devono essere state alcune testimonianze di autisti che riferivano di essere stati costretti a usare la calamita, perché a chi si rifiutava veniva paventata la possibilità di un licenziamento

Gli avvocati dei due fratelli imprenditori non hanno accettato la sentenza e hanno già dichiarato che presenteranno appello. Secondo loro, infatti, l’azienda astigiana non si è mai comportata nel modo appurato in processo e, anzi, ha sempre rimproverato con richiamo formale gli autisti a cui veniva ritirata la patente per manomissione del tachigrafo. Sempre secondo la difesa, la quantificazione della pena, vale a dire tre anni a ciascuno dei due, è stata considerata piuttosto eccessiva.

 

da uominietrasporti.it


Una sentenza storica frutto di una indagine intelligente. L’autista che si rifiutava di taroccare il crono rischiava il licenziamento. (ASAPS)

Martedì, 05 Dicembre 2017
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK