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Guida in stato di ebbrezza: alito di vino e linguaggio sconnesso non sostituiscono l’alcol test

Guida in stato di ebbrezza: alito e altri sintomi dello stato di ebbrezza non dispensano dall'obbligo di alcol test. La multa è nulla?

Non basta che l’alito del conducente sappia di vino o che costui, fermato alla guida in stato di ebbrezza, utilizzi un linguaggio che palesa alterazione: se non viene fatto l’alcol test la multa è nulla. A stabilirlo è stato il Tribunale di Treviso con sentenza n. 1249/2017. Questi indizi infatti, in assenza di alcol test, non sono sufficienti a dimostrare la guida in stato di ebbrezza in primis perché sarebbe difficile, anche confermando che chi è al volante ha bevuto, stabilire se abbia superato o meno il limite consentito per legge; in secondo luogo perché potrebbero essere fuorvianti.

Dopo quanto tempo dall’incidente può essere fatto l’alcol test per essere valido?

Nel caso di specie, ad esempio, l’avvocato difensore ha spiegato come l’alito di alcol potrebbe essere derivato, essendo il soggetto diabetico, da un reflusso dovuto ad un digiuno prolungato mentre il linguaggio usato, giudicato dai vigili sconnesso, si doveva ad una protesi provvisoria in bocca. E proprio nella causa in analisi questi di fatto erano gli unici elementi su cui si era basata la multa per guida in stato di ebbrezza in quanto l’ alcol test era stato fatto ed era risultato positivo ma non era riuscito a dimostrare quanto effettivamente l’alcol avesse alterato le capacità di guida dell’imputato al momento del sinistro. L’alcol test infatti era stato eseguito solo a distanza di un paio d’ore dall’incidente.
Già in altri processi i giudici avevano spiegato che la diversa velocità di assorbimento gastro-intestinale dell’alcol può dipendere da diversi fattori e che quindi in generale eseguire l’alcol test quando è passato troppo tempo dall’incidente può inficiare l’affidabilità dell’esame.
Fatta questa premessa si comprende perché l’imputato è stato assolto per insussistenza del fatto.

di Alessandra De Angelis
da investireoggi.it


L’articolo finisce con questa frase: “Fatta questa premessa si comprende perché l’imputato è stato assolto per insussistenza del fatto.” No noi non comprendiamo neppure con questa premessa. Allora perché non facciamo come negli Stati Uniti  dove se non riesci a camminare su una riga per terra ti ammanettano e sbattono in prigione per almeno un bel po’ di ore? No, insistiamo,  qui si sta smontando tutto ciò che riguarda sistema sicurezza. Eppure diverse sentenze della Cassazione avevano detto qualcosa di diverso.  (ASAPS)

Lunedì, 11 Dicembre 2017
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