Ferrara, 14 dicembre 2017 - Forse si è sparsa la voce che i posteggiatori abusivi a Pesaro fanno buoni affari. Visto che oltre agli extracomunitari (non meno di 10 per ogni piazza), stanno dedicandosi alla pratica anche gli italiani. La prova si è avuta in via Piave. Uno sconosciuto, che risulterà essere Andrea S., 26 anni di Comacchio, si è ritagliato una fetta di strada dove il posteggio è regolato dal parcometro e relativo ticket. Qualcuno ha chiamato la centrale dei vigili urbani dicendo che c’era un tipo particolarmente arrogante nell’avvicinarsi al finestrino dell’automobilista cercando di vendere dei ticket recuperati da chi se n’era andato poco prima. Così il capitano della municipale ascoltata la segnalazione, sale in macchina e va verso via Piave. Ma non si ferma vicino al parcheggiatore abusivo. Rimane nascosto per vedere il comportamento del sospettato. Che non si smentisce: ogni automobilista che cerca di parcheggiare in quella strada viene avvicinato da lui che cerca di vendergli un ticket.
A quel punto ecco cosa succede: «Mi avvicino – racconta il capitano – e gli chiedo conto di quanto stava facendo, spiegandogli che non può fare il parcheggiatore abusivo». «La reazione – continua il capitano – è stata immediatamente aggressiva, con urla per mandarmi via oltre a insulti di vario tipo. Gli chiedo i documenti e si rifiuta di darmeli, allora capendo che la situazione stava diventando pericolosa, lo invito a seguirmi al comando per l’identificazione. Per reazione, prende un lungo ramo d’albero e mi sferra un colpo all’addome per poi fuggire. Una signora mi indica la direzione che aveva preso. Salgo in auto – racconta il capitano – e torno in centro e nei pressi della questura incontro di nuovo l’aggressore. Che blocco e conduco in questura. Scopriamo che è una vecchia conoscenza della giustizia per una serie di reati anche gravi. È stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale visto che ho rinunciato a farmi refertare per il colpo avuto all’addome». Ma il 26enne di Comacchio si è fatto refertare al pronto soccorso di Pesaro perché «aggredito dai vigili».