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Notizie brevi 15/12/2017

Investì un quindicenne in auto e fuggì: condannato a 2 anni e 4 mesi

La famiglia della vittima: "Questa non è giustizia"

Ha patteggiato due anni e quattro mesi di pena l’uomo accusato di aver travolto con la sua auto Alessandro Belvedere, 15 anni, e di essere scappato subito dopo. L’incidente risale alla sera del 22 ottobre dell’anno scorso. Alessandro era con un gruppo di amici, stava tornando a casa.
Assistito dal suo legale Simone Vallese, Sergio Addotta, 44 anni, carrozziere, si è presentato questa mattina in tribunale a Ivrea. Ha sempre detto di non essersi accorto di averlo travolto. “Ho visto un’ombra, ma pensavo di aver schivato tutti i ragazzi”, ha scritto di recente in una lettera che ha spedito alla famiglia di Alessandro che vive a Venaria. Il padre del ragazzo ha risposto a quella lettera insieme alla moglie Marianna Ardizzola. “La sua macchina era distrutta, non può non essersi accorto di averlo investito”, spiega Ardizzola che si dice delusa dalla sentenza. “Non abbiamo avuto giustizia, Alessandro non l’ha avuta”. Il giudice, che ha ritenuto un’aggravante al reato di omicidio stradale, l’omissione di soccorso, ha però concesso come attenuante il concorso di colpa del ragazzino che quella sera, a Venaria, a due passi da casa, non aveva usato il sottopasso per tornare a casa. “Mio figlio è morto e pare che in parte sia colpa sua anche se chi l’ha investito non si è fermato a soccorrerlo”, dice la madre assistita dal suo legale Elisa Civallero.
Addotta era fuggito ed era stato rintracciato dai carabinieri di Venaria che hanno condotto le indagini coordinati dal pm della procura di Ivrea Lea Lamonaca.  Addotta ha risarcito tramite l'assicurazione la famiglia, che non si è costituita parte civile. "Nulla ci restituirà mio figlio".

di CARLOTTA ROCCI
da repubblica.it


E i genitori hanno ragione a dire che “Questa non è giustizia”. (ASAPS)

Venerdì, 15 Dicembre 2017
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