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Articoli 18/12/2017

di Luigi Altamura*
LO STATO NEGA L'ACCESSO MASSIVO ALLA BANCA-DATI DEI FURTI DI VEICOLI ALLA POLIZIA MUNICIPALE
La chiara risposta in Commissione Affari Costituzionali della Camera. Il diniego del sottosegretario Bocci anche sulla base delle indicazioni del Garante della Privacy

Nel momento in cui l'allerta terrorismo risulta essere particolarmente elevata in tutta Europa, all'indomani della cattura in Spagna di Igor, il criminale che è fuggito dall'Italia dopo aver ucciso a sangue freddo almeno tre persone, grazie anche a coperture e amicizie tra le bande di delinquenti del nord Italia, dopo aver assistito alla fuga della ormai famosa Audi gialla, i cui utilizzatori avevano compiuto furti e rapine nel Nord Est, ebbene lo Stato ha risposto in maniera chiara la scorsa settimana in Commissione Affari Costituzionali della Camera che l'accesso massivo alla banca-dati dei furti di autoveicoli tramite le telecamere a lettura targhe, non potrà essere concesso alle Polizie Municipali. Un patrimonio informativo di milioni di targhe, considerato che sono ormai migliaia i sistemi tecnologici sparsi nelle città e nei paesi di tutta Italia, che viene disperso per un parere del Garante per la Protezione dei Dati Personali, che ha fatto ribadire il diniego al Sottosegretario al Ministero dell'Interno Gianpiero Bocci, rispondendo ad una interrogazione parlamentare degli On.

Fiano e Fabbri titolata "Sull'installazione di sistemi di videosorveglianza da parte dei comuni e sull'accesso alla banca-dati dei veicoli rubati". Nel ripercorrere la vicenda che dalla scorsa primavera, esclude le Polizie Locali dall'accesso al servizio Crimnet per consultare online i dati dei veicoli rubati, il Sottosegretario ricorda che "i dati della piattaforma web sono disponibili esclusivamente nell'interesse della persona che ha smarrito ovvero subito il furto e che i dati hanno valore puramente informativo perchè non aggiornati al Centro Elaborazione Dati del Ministero dell'Interno. Il servizio Crimnet è stato oggetto di una recente rivisitazione funzionale per elevare gli standard di sicurezza e protezione dati in sintonia con le indicazioni del Garante per la Privacy.

Sono state introdotte limitazioni tecniche volte ad impedire l'effettuazione di interrogazioni massive, circoscrivendo l'accesso a singoli utenti". Ma quanto riportato da Bocci va oltre perchè scrive nella risposta che "in adesione alle indicazioni del Garante, la fruibilità di tali dati non è indirizzata ad attività di polizia ma alla mera informazione ai cittadini che sono invitati a rivolgersi alla Forze di Polizia per eventuali approfondimenti". "Le Polizie Locali hanno un servizio dedicato tramite Ancitel per interrogazioni puntuali, in relazione ai servizi di polizia stradale della polizia municipale" conclude uno dei primi collaboratori del Ministero dell'Interno Minniti. Insomma di fronte a tale risposta, si chiude definitivamente la porta ad una impostazione di controllo del territorio partecipata e moderna  da parte dei Comuni che hanno investito milioni di euro, per garantire la sicurezza dei propri territorio. Ora però occorre reagire e dare comunque strumenti tecnologicamente avanzati ad investigatori e a chi usa giornalmente questi dati per indagini di ogni genere.

Ogni Polizia Locale deve chiedere immediatamente al Prefetto competente per territorio tramite il proprio Sindaco, di mettere a disposizione del Ministero dell'Interno Centro Elaborazione Dati -  Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti, le telecamere a lettura targhe esistenti nel comune. Il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica valuterà la richiesta, ed in caso positivo fornirà l'assenso per integrare i sistemi con il Ced. Inutile commentare oltre questa ennesima preclusione per le Polizie Locali, ancora una volta declassate a semplici gruppi di cittadini che "consultano a scopo informativo una banca-dati", come dice il Garante per la Protezione dei Dati Personali. Insomma lo Stato nega uno strumento a chi lo mette a disposizione per la sicurezza altrui. Buon Natale!


>In allegato il resoconto della Commissione Affari Costituzionali della Camera del 13 dicembre 2017


* Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona


Una posizione  assolutamente incomprensibile, anzi assurda. Vi spieghiamo perché. (ASAPS)

Lunedì, 18 Dicembre 2017
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