Il punto fermo dell’Asaps: in un tourbillon di attacchi all’immagine delle Divise è doveroso dire la nostra opinione. |
Quando
qualcuno che veste una divisa finisce nei guai, è subito notizia.
È normale, ma non sempre troviamo il coraggio di raccontarci. Domenica,
proprio quando il Consiglio Nazionale dell’Asaps si è riunito
al Caps di Cesena, ci siamo trovati a parlare del poliziotto contromano
in autostrada fermato dai suoi stessi colleghi e di poliziotti arrestati
dai loro stessi colleghi. Se è un uomo in divisa, a sgarrare o
a sbagliare, la ghigliottina è assicurata. Lo sappiamo ed è
giusto così. Si prenda il caso del contromano: l’Asaps, che
ha un osservatorio sul fenomeno, raccoglie quasi giornalmente notizie
del genere, con veicoli lanciati a folle velocità sulla corrente
di traffico opposta. Mai, però, abbiamo visto la rete così
pronta a cogliere la news e rilanciarla sui mille canali, tanto che facciamo
prima a dire chi non l’ha ripresa. Chiariamo che anche noi siamo
per la linea dura, ma allora questa dovrebbe valere per tutti. Le divise
pagano già un prezzo più caro, in virtù dell’aggravante
specifica costituita dal semplice fatto di essere pubblici ufficiali.
Fa meno notizia, anche questo lo dobbiamo dire, il fatto che arrestare
un collega ci vuole più coraggio, perché quando un’indagine
prende il via non c’è niente di certo, e indagare una persona
con il terrore di sbagliare, e di darla in pasto al destino, è
una scelta devastante: figuriamoci quando l’indagato è uno
di noi. Fanno ancor meno notizia, e questo dispiace, gli episodi di eroismo
e di abnegazione che quelli di noi davvero in gamba – e ce ne sono
davvero tanti – portano a termine ogni giorno, nel lavoro duro e
silenzioso che coscienziosamente portano avanti, fino in fondo. Uomini
e donne in pattuglia, giorno e notte, 365 giorni all’anno, o investigatori,
che per lunghi mesi non tornano nemmeno a casa. Anche a loro, i media,
dovrebbero dare il giusto risalto. Così, purtroppo non è,
e ce ne dispiace. Per questo noi, in questo rullo internettiano, cerchiamo
di dare il giusto risalto ai loro eroici atti quotidiano. A tutti loro,
lo sappiamo, basta la riconoscenza di chi salvano e di chi tutelano. Grazie.
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