Pesaro, 8 gennaio 2018 - Un altro anziano che ‘infila’ l’autostrada contromano, rischiando di provocare una tragedia. E’ successo all’alba di ieri mattina e per fortuna c’è stato il miracolo: lui illeso, i due agenti che l’hanno bloccato mettendosi con l’auto di traverso, nel tratto dell’A14 tra i caselli di Pesaro e Fano, feriti solo lievemente. In sostanza, solo danni da carrozzeria.
L’uomo, un 71enne residente a Sant’Arcangelo di Romagna, era in totale stato confusionale ma non aveva bevuto. Si è limitato a dire agli agenti che era entrato nell’area di servizio Foglia: «Avevo bisogno del bagno, ma non lo trovavo». Frase che torna con una prima ricostruzione fatta dalla polizia, da confermare in queste ore con le immagini delle telecamere: sarebbe proprio quando è uscito dall’area di servizio, che l’anziano, invece di proseguire verso nord, ha svoltato verso sud, innescando il panico.
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È L’ultimo episodio di un trend che fa paura: quello degli automobilisti contromano. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’osservatorio il Centauro di Asaps, l’associazione sostenitori e amici della polizia stradale, nel 2016 sono stati 445 gli incidenti causati dalla guida nella direzione sbagliata, +16% rispetto ai 382 del 2015. Di questi 179 (40,2%) si sono verificati in autostrada, e 17 sono stati mortali per 19 persone. I feriti sono invece in calo: 192, -7,7% rispetto all’anno prima. Il 19,3% dei conducenti, 86 in totale, erano sotto l’efffetto di alcol o di stupefacenti. Gli anziani sono coinvolti nel 13,9% degli episodi ma anche nel 29,4% dei mortali. Un dato che stupisce è la disparità tra i sessi: solo il 10,6% del totale dei conducenti è donna. L’Emilia Romagna nel 2016 è la seconda regione in Italia (dopo il Veneto) per incidenti (47 episodi), le Marche la settima (26). Tra i casi quello, sempre a Pesaro, del 76enne di Riccione che alla guida di una Punto venne fermato nell’agosto 2016 mentre guidava contromano tra Cattolica e Pesaro: anche lui, come il 71enne di ieri, era perfettamente sobrio.
Ieri mattina il panico si è scatenato verso le sei. Nebbia e ancora buio, arriva una telefonata al 113 che poi allerta la polizia autostradale: «Una macchina nera sta percorrendo la A14, direzione nord, contromano. Correte». La macchina nera è una Ford Focus. Una pattuglia da Fano parte subito: fortuna vuole che la coppia di agenti stia facendo un controllo lì vicino, al casello. Neanche il tempo di partire e i due agenti, in sostanza, si preparano all’impatto, che avviene a solo un chilometro dal casello di Fano, corsia nord. La polizia avvista la Focus. Gli agenti lampeggiano a raffica, ma l’uomo prosegue: allora si spostano sulla seconda corsia (centrale) poi verso la terza, mettendo l’auto parzialmente obliqua e cercando così di tutelare anche eventuali passeggeri della Focus. E’ un modo per smaltire l’energia cinetica dello scontro, che avviene in maniera frontale laterale. In pratica, la Focus, che non ha neanche frenato, sbatte contro la Skoda della polizia e termina la sua corsa contro il new jersey tra le corsie nord e sud. Il pensionato scende da solo, arriva l’ambulanza per portarlo in ospedale, è sotto osservazione, ma illeso.
Una decina di giorni di prognosi per i poliziotti. Ora al 71enne verrà revocata la patente, con fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi.
di ALESSANDRO MAZZANTI