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Mantova: si rovescia un pullman Apam con a bordo 29 studenti

Grave incidente sulla Sp 10. Tredici ricoverati in ospedale. L’uscita di strada per un malore dell’autista. Le testimonianze dei piccoli: abbiamo sentito il vuoto, poi tutto è volato di Francesco Romani

CASTELLUCCHIO (Ospitaletto). Un autobus che trasportava gli scolari di elementari e medie di Castellucchio è finito fuori strada a causa di un improvviso malore del conducente. Pesante il bilancio dell'incidente: due feriti trasferiti in eliambulanza a Brescia e Verona, 13 trattenuti negli ospedali della zona e 17 medicati grazie a un centro di primo soccorso avanzato istituito sul posto. È stata una catena umana spontanea a tirare fuori i bimbi sotto choc e contusi dal pullman riverso nel fossato mentre la macchina dei soccorsi è stata allertata al massimo livello. La trafficata provinciale è rimasta chiusa al traffico sino al tardo pomeriggio per poter consentire la rimozione del veicolo finito fuori strada.

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Tutto è iniziato poco dopo le 13 quando l’autobus da 40 posti che stava riportando a casa i bimbi delle scuole di Castellucchio residenti nelle frazioni di Ospitaletto e Gabbiana ha imboccato come sempre la provinciale in direzione di Cremona. Alla guida del mezzo Paride Mossini, 53enne di Mantova entrato in azienda dal 1994.

Tutto sembrava andare liscio come le altre volte, ma circa un chilometro prima di Ospitaletto accade l’impensabile. Forse per un improvviso malore, come lui stesso ha spiegato ai primi soccorritori, l’autista perde il controllo del bus. Non c’è alcuna frenata sull’asfalto. I bimbi non si accorgono di nulla, ma il pesante mezzo a un certo punto piega improvvisamente a destra. «Abbiamo sentito i rami sul tetto della corriera – hanno raccontato gli alunni –. Poi il vuoto sotto il sedile, come su una giostra e ci siamo ritrovati sbalzati a terra. Volava via tutto». L’autobus vola nel fossato, dove c’è circa mezzo metro d’acqua, e arresta bruscamente la sua corsa. Una sorta di miracolo perché appena un metro più in là c’è il ponticello in cemento di un’abitazione. Centimetri in più che se percorsi avrebbero forse potuto causare una strage.

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Dietro al bus scolastico segue immediatamente l’autobus di linea dell’Apam che fa la linea Castellucchio-Ospitaletto. L’autista vede in diretta la scena. Così il gruppetto di genitori che sta attendendo a Ospitaletto. Alessio Cattani, 40enne mantovano, in azienda dal 2014, scende dal mezzo e si getta nel fosso per aprire la portiera del bus. Con lui altre persone che stanno transitando in quel momento e che creeranno una catena umana per tirare fuori i bimbi dalla corriera adagiata su un fianco nel fossato che urlano e piangono mentre alcuni presentano vistose ferite al volto.

Uno alla volta, sotto choc sanguinanti e contusi, vengono estratti dall’abitacolo. Partono le chiamate di soccorso e il 118 attiva subito il piano d’emergenza. Una scelta tempestiva che consentirà di gestire al meglio i concitati momenti dopo il sinistro. Mentre iniziano ad accorrere le ambulanze, ed i soccorritori, anche i genitori arrivano sul posto trafelati. «Mi sono sentita morire quando ho visto l’autobus di linea fermo in mezzo alla strada con le quattro frecce e quello con mia figlia ed i bimbi nel fosso» dice una mamma di Ospitaletto ancora sotto choc. «Non so come, ma di corsa sono arrivata sin qui».

 I primi arrivati iniziano a contattare gli altri genitori. Sarà una catena di chiamate che di cellulare in cellulare avvisa le famiglie facendo accorrere uno alla volta i parenti sul posto. Nel frattempo vengono allertate le macchine comunali d’emergenza di Castelluccchio e Marcaria con i due sindaci Romano Monicelli e Carlo Alberto Malatesta che arrivano sul posto. Arrivano le prime ambulanze che distribuiscono coperte termiche ai piccoli.

I primi momenti sono terribili. Le urla e i pianti dei bimbi si sommano a quelli dei genitori mentre si cerca di capire che tutti rispondano all’appello. Da un primo elenco sembrava che a bordo del mezzo dovessero esserci oltre quaranta bimbi, una decina di più di quelli effettivamente usciti dal bus. Ma un giro di telefonate con la scuola tranquillizza per il fatto che una classe risulta in gita.

 Dopo che sei feriti che necessitano di cure vengono portati in ambulanza a Mantova e due in elicottero (l’autista a Verona e una bimba, Irene Rossi, a Brescia per un trauma cranico), i rimanenti 23 vengono medicati uno alla volta sulle ambulanze ed il bus di linea, usato come un “pronto soccorso” volante, per poi essere riconsegnati ai genitori e ai parenti in attesa per il ritorno a casa. La strada provinciale è stata chiusa all’altezza di Castellucchio e Ospitaletto per consentire lo svolgimento delle operazioni di soccorso e per permettere alle ambulanze di fare la spola con gli ospedali della zona. E’ stata riaperta solo alle 17.

Momenti di apprensione anche perché all’arrivo dei primi soccorritori i conti non tornavano. C’era il sospetto che qualche bimbo potesse essere volato fuori e coperto dal bus piegato di lato. I conteggi fatti grazie alla scuola, al Comune e all’Apam davano 31 a bordo, ma all’appello e al controappello c’erano 29 bimbi e l’autista. Il giallo si è chiarito poco dopo quando un genitore ha fatto notare che una mamma di origine indiana aveva preso il bimbo e se l’era portato a casa senza attendere l’esame medico.

 

 

da gazzettadimantova.gelocal.it

Martedì, 09 Gennaio 2018
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