In Francia mancano 16.646 autisti: ecco il sito dove candidarsi
da uominietrasporti.it
Il governo francese sta dimostrando di voler gestire le principali criticità dell’autotrasporto merci in maniera molto seria. Dopo aver dichiarato guerra al dumping sociale praticato da molte imprese dell’Est, l’esecutivo guidato da Emmanuel Macron ha lanciato, raccogliendo le sollecitazioni che arrivavano dal mercato, un’iniziativa denominata “Tremplin” (vale a dire TRansport EMPLoi INnovation, ovvero Trasporto, Impiego e Innovazione) finalizzata ad andare incontro alle difficoltà delle imprese di autotrasporto e di logistica ad assumere personale. Il primo passo dell’iniziativa mirava a quantificare il fenomeno. E in effetti, dopo meno di cinque mesi di raccolta dati, oggi si sa per certo che in Francia il settore trasporto e logistica deve coprire 22.363 posti di lavoro (praticamente il 5% degli occupati del settore) e che di questi ben 16.646 sono proprio autisti di veicoli pesanti, i quali non a caso nel paese transalpino hanno mediamente un’età superiore ai 50 anni. Le altre professioni in cui esistono lacune occupazionali da colmare sono gli operatori logistici (3.591), i portuali (946), i magazzinieri (218), i meccanici (434) e tanti altri. All’iniziativa hanno partecipato non soltanto il governo e le associazioni di categoria dell’autotrasporto, ma anche i centri per l’impiego, il Comitato nazionale interprofessionale per l'occupazione e la formazione e il Fondo comune per la sicurezza delle carriere.
Una volta creata questa radiografia, si è entrati nella seconda fase dell'iniziativa, relativa cioè al reclutamento del personale. E per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in Francia hanno pensato di creare un sito, in cui sia le imprese sia i lavoratori possono inserire le proprie candidature: www.tremplin2018.fr.
Ma non è tutto, perché le candidature si accettano distinguendo quelle già pronte per l’occupazione (e quindi indirizzate direttamente alle imprese alla ricerca di personale) e quelle che invece necessitano di una formazione. Onere questo che viene direttamente segnalato ai competetenti centri formativi.
Il bilancio del primo mese e mezzo di attività è stato sicuramente positivo: pensate che da metà novembre a fine anno sono stati in circa 4.000 a candidarsi. Ma ovviamente siamo soltanto all'inizio.
Nel frattempo sul mercato la mancanza di autisti sta provocando già qualche conseguenza, soprattutto con un allungamento dei tempi di consegna e con spedizioni impreviste. Ma soprattutto genera un impatto anche sui prezzi dei tender, con tariffe di trasporto in leggero ma significativo aumento.