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Notizie brevi , Droga 11/01/2018

Fermati a Piacenza Ovest con 400 chili di hascisc nel furgone, assolti

Sono stati assolti marito e moglie trovati e bloccati dai carabinieri del Nucleo Investigativo al casello di Piacenza Ovest il 21 dicembre 2016 con 400 chili di hascisc nel furgone. Il pm Roberto Fontana aveva chiesto quattro anni, per la difesa non sapevano cosa stavano trasportando
Al centro il comandante provinciale dell'Arma e parte dei 400 chili di droga seqeustrati

Come trasportare 420 chili di droga e non accorgersene. Sono stati assolti marito e moglie trovati e bloccati dai carabinieri del Nucleo Investigativo al casello di Piacenza Ovest il 21 dicembre 2016 con 400 chili di hascisc nel loro furgone.  Si è concluso il processo così il processo nei confronti di Valerio Bauducco, 62 anni, e la moglie Steliana Ciobanu, di 48. Il pm Roberto Fontana aveva chiesto la condanna a 4 anni per l’uomo e l’assoluzione per la donna. La difesa, invece, con l’avvocato Luigi Scarcella (Foro di Reggio Emilia) aveva chiesto l’assoluzione di entrambi. Il collegio giudicante presieduto dal giudice Gianandrea Bussi (a latere Ivan Borasi e Luca Milani) ha assolto i coniugi perché le prove sono state ritenute insufficienti o contraddittorie. Secondo la pubblica accusa, Bauducco non poteva non sapere che cosa stesse trasportando. Le organizzazioni criminali che trattano quei quantitativi non affidano “merce” di quel valore a uno sconosciuto. Trasportare da Bari a Torino (il furgone venne bloccato dai carabinieri sul raccordo autostradale A1-A21) quella quantità di droga significa esporre a rischi il carico (incidenti, controlli, ecc.). Inoltre, l’odore rilasciato dall’hascisc - seppure contenuto in scatoloni - era molto forte e si sentiva in modo evidente. E non regge nemmeno la spiegazione di aver ricevuto l’incarico del trasporto attraverso un sito internet, dopo che l’uomo era stato contattato dal mittente.

Il difensore ha sostenuto, invece, che l’uomo era all’oscuro del carico e lo provano i messaggio del cellulare. La procura, però, secondo il legale non aveva svolto approfondimenti perché era in corso un’indagine antidroga che, altrimenti, sarebbe stata resa pubblica. L’avvocato ha citato, per dimostrare la buona fede del suo assistito, un messaggio che aveva spedito chiedendo dove dovesse consegnare il carico a Torino. E fino all’ultimo momento non gli era stato detto. Bauducco, inoltre, fin da subito aveva dato ogni spiegazione possibile con dichiarazioni spontanee. Si era trattato di un sequestro senza precedenti nella storia recente di Piacenza. Ad arrestarli i carabinieri del Nucleo Investigativo di Piacenza, guidato dal maggiore Massimo Barbaglia. Alla vista del posto di controllo l'uomo aveva iniziato a sbandare visibilmente spaventato ed era stato immediatamente fermato. I carabinieri quando avevano aperto il portellone si erano trovati davanti decine di scatoloni con all'interno, perfettamente sigillati, altri contenitori più piccoli che contenevano in tutto 425 chili di hascisc.

>FOTO - Sequestrati 400 kg di hascisc

Ben 370 panetti da un etto l'uno in confezioni da un kg e 51 kg di ovuli. I panetti erano marchiati con due scritte "lg" e "boss" e riportavano l'immagine di uno scorpione. I carabinieri avevano fatto sapere che il valore del carico si aggirava attorno ai 4 milioni e mezzo di euro per circa 850mila dosi. «Siamo molto soddisfatti di aver tolto dalla circolazione un quantitativo così ingente di droga. I nostri uomini hanno fatto un ottimo lavoro», avevano commentato il maggiore Barbaglia e il colonnello Corrado Scattaretico, comandante provinciale dell'Arma.

Gianfranco Salvatori
da ilpiacenza.it


Non sapevano (secondo i giudici). Nonostante il forte odore emanato. Erano stati fermati al casello di Piacenza Nord. Consola solo il fatto che almeno i 400 kg di “merce” sequestrata sono stati bruciati. (ASAPS)

Giovedì, 11 Gennaio 2018
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