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Notizie brevi 02/12/2004

Bene la guida sicura, ma fatta da seri professionisti. Attenzione a non farla confondere con la guida sportiva. Tutta un’altra cosa.

Bene la guida sicura,  ma fatta da seri professionisti.
Attenzione a non farla confondere con la guida sportiva. Tutta un’altra cosa.
Va bene la guida sicura, perché troppi giovani  non sanno affrontare le "emergenze prevedibili" come la guida in presenza di fondo stradale bagnato, sdrucciolevole, con scarsa visibilità, dove va calcolata bene la distanza di sicurezza, non sanno qualche volta calcolare l’effetto restringimento da tre, a due, a una corsia. Non sanno conoscere le conseguenze di un rallentamento del tempo di reazione (per alcol, sostanze o banale stanchezza) da uno a due secondi a una velocità di 130, 100, 80, ma solo perché nessuno glielo ha insegnato. Spesso non hanno esperienze su come si affronta un ostacolo improvviso, sulle conseguenze di una prova dell’alce, su come si affronta una ripida discesa.
I corsi dovranno essere di una scrupolosità e serietà indiscutibili. Certamente Andrea De Adamich e altre scuole di guida sicura garantiscono questo livello qualitativo.
Se l’iniziativa diventerà a carattere generale, dovranno perÚ moltiplicarsi le scuole di guida sicura e qui forse le cose potrebbero cominciare a complicarsi.
Infatti bisogna fare attenzione perché la border line fra guida sicura e guida sportiva è molto, molto sottile, quasi impercettibile. Solo che superarla puÚ far la differenza fra una maggiore sicurezza e una tragedia.
Giovedì, 02 Dicembre 2004
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