Meccanico ucciso a Bologna, la rabbia del figlio: "Il ladro è libero, vergogna"
"È una vergogna enorme". Così il figlio di Quinto Orsi, il meccanico 72enne ucciso nel 2013 a Bologna durante un tentativo di furto, commenta la notizia che l'uomo condannato per l'uccisione è attualmente a piede libero. "Mio padre proprio non valeva niente - ha detto Fabio Orsi in un'intervista al tg di Ètv - per me vale molto, ma per la società e per la giustizia non vale niente... le uniche parole che posso dire sono queste".
Il figlio del meccanico, raggiunto nell'officina di via Ferrarese dove lavora e dove il padre fu ucciso, ha aggiunto di avere appreso oggi dallo stesso cronista che l'assassino del padre è di fatto libero. L'avvocato di Sonic Halilovic, Alessandro Cristofori, aveva spiegato che il 23enne ha già espiato quattro anni, tra carcere e arresti domiciliari, ed ora è libero in attesa che il Tribunale di Sorveglianza decida se applicare nei suoi confronti una misura restrittiva.
E' diventata definitiva, infatti, la condanna a sei anni e quattro mesi per Halilovic. Il 21 febbraio del 2013 stava rubando un'auto parcheggiata davanti all'officina in cui Orsi lavorava, in via Ferrarese, e travolse il meccanico in retromarcia, per poi fuggire a piedi. La sera dopo l'episodio il giovane si costituì alla polizia. La Corte di assise di appello, in parziale riforma della sentenza di primo grado del febbraio 2014, in rito abbreviato, aveva ridotto la pena da 16 anni a 6 anni e 8 mesi, riqualificando il reato contestato ad Halilovic da omicidio volontario con il dolo eventuale a omicidio colposo. Il 23enne, spiega il suo avvocato Alessandro Cristofori, ha già espiato quattro anni, tra carcere e arresti domiciliari, ed ora è libero in attesa che il Tribunale di Sorveglianza decida se applicare nei suoi confronti una misura restrittiva.
Una sentenza che lascia l’amaro in bocca. L’omicidio volontario è diventato colposo. Solidarietà al figlio delle vittima. (ASAPS)
E' diventata definitiva, infatti, la condanna a sei anni e quattro mesi per Halilovic. Il 21 febbraio del 2013 stava rubando un'auto parcheggiata davanti all'officina in cui Orsi lavorava, in via Ferrarese, e travolse il meccanico in retromarcia, per poi fuggire a piedi. La sera dopo l'episodio il giovane si costituì alla polizia. La Corte di assise di appello, in parziale riforma della sentenza di primo grado del febbraio 2014, in rito abbreviato, aveva ridotto la pena da 16 anni a 6 anni e 8 mesi, riqualificando il reato contestato ad Halilovic da omicidio volontario con il dolo eventuale a omicidio colposo. Il 23enne, spiega il suo avvocato Alessandro Cristofori, ha già espiato quattro anni, tra carcere e arresti domiciliari, ed ora è libero in attesa che il Tribunale di Sorveglianza decida se applicare nei suoi confronti una misura restrittiva.