Sarà
firmato nei prossimi giorni l’accordo sulla nuova piattaforma che
sanerà alcune ferite aperte dell’autotrasporto. Il documento
(elaborato proprio per dare una risposta alle principali criticità
del settore) sarà sottoscritto soltanto da una parte dai
rappresentanti della categoria e, ovviamente, dal governo.
Dopo i tre tavoli tecnici programmati nella scorsa settimana, sembra
che sia stata sancita un’intesa sui punti discussi nei precedenti
incontri. Un’intesa che, però, è stata accettata da
otto associazioni su undici. E quelle che hanno dato l’ok saranno
presto convocate a palazzo Chigi per formalizzare questo accordo.
Il vertice decisivo era stato fissato per oggi, ma è stato
rimandato per alcuni impegni del sottosegretario ai trasporti Paolo
Uggè. Le parti hanno deciso di mantenere uno stretto riserbo
sui contenuti del testo, di certo c’è stata la disponibilità
del governo ad aiutare il sistema italiano dell’autotrasporto sull’aumento
del gasolio: una situazione che sta mettendo in crisi tutto il comparto.
Ed è stato questo l’elemento centrale intorno a cui gravitava
la protesta degli operatori. Come misura di sostegno, avevano chiesto
il ripristino delle accise del 2003. Un provvedimento per tamponare,
almeno parzialmente, i disagi delle aziende. Sono sicuramente giorni
intensi per mondo dell’autotrasporto che oggi scenderà in
campo per altri appuntamenti importanti. A Roma, le organizzazioni
sindacali e i portavoce del trasporto su gomma si riuniranno per
continuare il percorso che porterà al rinnovo del contratto
unico. In calendario, la discussione sulla direttiva 2215 che riguarda
l’orario di lavoro dei conducenti. Infine, sempre oggi la commissione
trasporti della Camera ha inserito, nell’ordine del giorno, la proposta
di riforma del settore che era già stata licenziata dal Senato.
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