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Notizie brevi 05/02/2018

Incidenti stradali, l’allarme: gli automobilisti non vedono le moto

Uno studio spiega il fenomeno della «cecità da disattenzione», confermando che spesso le moto risultato invisibili al cervello di coloro che sono alla guida di una vettura

Il casco salva la vita in moto. Ma spesso  non c'è elmetto protettivo che tenga di fronte all'essere invisibili agli occhi degli automobilisti, come ha confermato uno studio pubblicato sulla rivista Human Factors e volto a spiegare il fenomeno della cosiddetta «cecità da disattenzione», ovvero l'incapacità del cervello di registrare la presenza di oggetti imprevisti all'interno del campo visivo.

Gli incidenti
«Quando siamo alla guida di un'auto, il cervello deve fare i conti con un enorme afflusso di informazioni sensoriali - spiega in un comunicato stampa Kristen Pammer, autrice della ricerca ed insegnante di psicologia all’Australian National University di Canberra - e deve quindi decidere quali siano importanti e quali no e la frequenza di incidenti in cui gli automobilisti "guardano ma non vedono" ci suggerisce una connessione con questo sistema di filtraggio delle informazioni». Per testare la teoria, la dottoressa Pammer e i suoi colleghi hanno chiesto a 56 volontari di guardare delle foto di normali situazioni di traffico scattate dal punto di vista di un automobilista e di decidere se quello che vedevano fosse da considerare «sicuro» o «pericoloso».

Il test
In alcune delle immagini, opportunamente ritoccate, erano stati inclusi anche degli oggetti inaspettati, come un taxi o una moto, e i ricercatori hanno potuto constatare che per gli automobilisti le probabilità di non accorgersi del veicolo a due ruote erano il doppio di quelle del taxi. E anche i successivi esperimenti hanno dato risultati simili. «Dall'analisi dei dati, emerge che i motociclisti sembrano avere una priorità molto bassa nel «radar» di coloro che sono alla guida di un’auto», conclude la Pammer, che vorrebbe utilizzare lo studio come base per insegnare agli automobilisti «a guidare in modo più vigile, attento e consapevole, in modo da renderli più propensi a vedere i motociclisti sulla strada».
 

di Simona Marchetti
da corriere.it


E’ il fenomeno della cosiddetta «cecità da disattenzione», ovvero l'incapacità del cervello di registrare la presenza di oggetti imprevisti all'interno del campo visivo. (ASAPS)

Lunedì, 05 Febbraio 2018
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