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Notizie brevi 05/02/2018

Hoverboard, droni, autovelox e Sky: ecco le nostre abitudini tecnologiche illegali

Norme ancora incomplete o scarsa conoscenza delle istruzioni per l’uso dei nostri device possono portare a violazioni gravi, costose e anche pericolose per la nostra sicurezza e per quella degli altri. Alcuni esempi delle cattive «pratiche» quotidiane. E ricordate: la legge non perdona l’ignoranza

Infrazioni della legge quotidiane

Avete appena comprato un nuovo smartphone a basso prezzo su un sito di e-commerce cinese. E magari l’avete subito collegato in bluetooth al monopattino elettrico per suonare un po’ di musica mentre andate al parco sotto casa per far volare il drone. Oppure avete appena finito di installare un sistema di videosorveglianza sul balcone di casa e ora vi apprestate a vedere la partita di calcio sul tablet, con l’abbonamento che vi ha prestato vostro cugino. Tutte queste cose che state facendo sono illegali. Forse non lo sapevate, almeno finora, ma la legge non contempla l’ignoranza delle regole. Se non ci credete, sotto vi spieghiamo nel dettaglio alcune delle cattive «tecno-pratiche» quotidiane. E vi diciamo anche come renderle buone. Perché poi succede che un ragazzino a bordo dell’hoverboard ricevuto a Natale venga fermato dai vigili: è alla guida di un «oggetto elettrico facilitatore della mobilità», come spiegato sul portale della polizia municipale di Verona – in una delle rare pagine web che fanno chiarezza sull’argomento -, e non di un veicolo autorizzato alla circolazione dal Codice della strada. «Ti guardano stupiti quando gli fai la multa, ti chiedono anche se non hai cose più importanti da fare», racconta Luigi Altamura, comandante della Polizia Municipale della città veneta. «La realtà è che se la politica non riesce a stare dietro all’innovazione tecnologica, con leggi adeguate, allora tocca a noi controllori intervenire». Se per questi mezzi l’attesa è dal 2013, quando è stato approvato il nuovo Codice che però anche nell’ultima legislatura è rimasto fermo alle camere, su un’altra area dove serviva chiarezza, quella sull’utilizzo dei droni civili, la normativa viene costantemente aggiornata da 4 anni a questa parte. Ora far volare un drone è diventata una pratica più accessibile.

Ma ci sono sempre delle regole da conoscere e seguire, per la sicurezza propria e degli altri. Allo stesso modo, una sentenza del 2014 fa scuola sulla possibilità di utilizzare dispostivi che indicano la presenza di Autovelox sulla nostra strada. Ma anche qui bisogna conoscere le leggi: i rilevatori legali non possono dirci se la postazione è in funzione oppure no. Anche organizzare una videosorveglianza fai-da-te è un’operazione legale, ma è fondamentale rispettare le regole sulla privacy degli altri, non solo i vicini ma anche le persone che vengono per un qualche motivo a casa nostra.

La tecnologia rende possibile pratiche al limite della fantascienza fino a qualche anno fa. E se guardate bene il libretto delle istruzioni, da qualche parte c’è scritto che l’uso del nuovo gadget deve essere fatto in rispetto alle normative vigenti. Se non avete voglia di informarvi, l’abbiamo fatto noi per voi. Ora non avete più scuse...
 

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di Federico Cella, Roberto Pezzali
da corriere.it


Ecco alcune “nuove” possibili violazioni alle regole della strada. (ASAPS)

Lunedì, 05 Febbraio 2018
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