Il folle inseguimento ai 150 chilometri all'ora si conclude con uno speronamento
Un inseguimento folle, ai 150 chilometri all'ora, coi malviventi in fuga che non hanno esitato a prendere contromano le rotatorie e a cercare di buttare fuori strada la "gazzella" dei carabinieri. Serata movimentata, quella di martedì, con una pattuglia dell'Arma di Riccione che, verso le 19.30, ha incrociato un'Audi A4 sospetta sul lungomare della Perla Verde. Alla vista dei lampeggianti, le due persone che si trovavano a bordo hanno dapprima finto di fermarsi per poi dare il via a una fuga a tutta velocità in direzione di Rimini. I militari dell'Arma hanno subito capito che il mezzo era stato rubato e, a sirene spiegate, si sono messi al suo inseguimento dando l'allarme alle altre pattuglie. Ne è nato un inseguimento da film coi fuggitivi che, pigiando sull'acceleratore, hanno cercato con ogni mezzo di seminare i carabinieri con manovre più che azzardate.
La "gazzella" è riuscita a intercettarli in viale principe Amedeo, a Rimini, quando i fuggitivi, in un disperato tentativo di seminare i militari dell'Arma, hanno cercato di buttarli fuori strada ma, a questo punto, i carabinieri sono riusciti a bloccarli con l'Audi che ha centrato in pieno la fiancata dell'auto di servizio. Usciti dall'abitacolo, i due fuggitivi hanno opposto resistenza ma, nel frattempo, sono arrivati i rinforzi che hanno permesso di bloccarli e di arrestarli. A finire in manette, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero due italiani. I militari dell'Arma sono rimasti lievemente feriti nell'impatto e, mentre i colleghi portavano gli arrestati in caserma, sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari.
Tommaso Torri
da riminitoday.it
Ancora fughe e pericolosi speronamenti. (ASAPS)
"A finire in manette, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero due italiani. I militari dell'Arma sono rimasti lievemente feriti nell'impatto e, mentre i colleghi portavano gli arrestati in caserma, sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari."