SERVE UNA URGENTE INDAGINE SULLA NEVE
Bisogna subito studiare questo strano fenomeno di neve devastante.
Non si capisce come sia cambiata l’amica bianca che scende dal cielo rispetto a quella di qualche decennio fa.
Oggi con 10 centimetri di coltre sul territorio:
- sulla rete ferroviaria regionale si ferma un treno su due (dei pendolari ovviamente perché le Frecce probabilmente passano dove non c’è la neve...)
- sulla rete stradale i Tir vengono quotidianamente fermati “manu militari” per evitare intraversamenti sui passi con relative paralisi del traffico e famiglie da soccorrere.
E pensare che una volta i camionisti aiutavano gli automobilisti a montare le catene. Oggi dei Tir polacchi o rumeni (notoriamente paese caldi) arrivano ai piedi del passo del Muraglione SS67 senza catene, senza gomme invernali e si intraversano, poi deve arrivare in soccorso la Stradale, portando anche al camionista straniero (ma UE) i viveri offerti dalla generosa gente di montagna In questi terribili giorni di neve fra gomme invernali, ma capacità di guida estive e catene nel bagagliaio, molte volte non pervenute sulle ruote motrici (è lì che sono efficaci!) con quota 10 cm sembra di essere tutti impegnati in una scalata sull’Everest.
- Le scuole di pianura con 10 cm di neve vengono chiuse per giorni, che se ai miei tempi nel mio simpatico paesino della montagna romagnola veniva adottato questo metro (di valutazione intendo), io ancora non avrei conseguito la licenza elementare. Allora la neve si misurava in scarpa, mezza gamba, gamba e metà vita.
Vuoi vedere che c’è stata una mutazione genetica di questa neve? Serve non dico una commissione ma almeno una indagine urgente (dopo le elezioni ovviamente) per capire cosa sta accadendo alla nostra amica bianca che scende lenta e indifferente dal cielo.
Ma allora la neve a terra si sarà sciolta come fa solitamente la neve al sole. E purtroppo si saranno d’incanto sciolte anche tante promesse elettorali.
Giordano Biserni