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Notizie brevi 23/11/2004

IMPORTANTE OPERAZIONE DELLA POLIZIA STRADALE DI CHIETI CON LA COLLABORAZIONE DEI CARABINIERI, SU UN TRAFFICO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI

IMPORTANTE OPERAZIONE DELLA POLIZIA STRADALE DI CHIETI CON LA COLLABORAZIONE DEI CARABINIERI, SU UN TRAFFICO E
SMALTIMENTO DI RIFIUTI
Dal quotidiano IL TEMPO edizione Abruzzo cronaca di Lanciano-Vasto
Quindici indagati tra i rifiuti
Inchiesta della Procura di Lanciano. Verifiche sulla presenza di sostanze tossiche
di FRANCESCO FLAMMINIO

ATESSA ó Associazione a delinquere finalizzata allo smaltimento di rifiuti tossici e alla violazione delle leggi speciali in materia di tutela ambientale
. E’ questa l’imputazione con cui il sostituto procuratore della Repubblica di Lanciano Rosaria Vecchi, ha iscritto nel registro degli indagati 15 persone, tra cui il presidente dell’Associazione Industriali della provincia di Chieti Calogero Marrollo. L’imprenditore è indagato in qualità di presidente del consiglio di amministrazione della Ciaf Ambiente, la società di Atessa che si occupa del trattamento dei reflui delle lavorazioni industriali. Un atto dovuto quello della magistratura, anche se Marrollo di fatto non si occupa direttamente della gestione della Ciaf, che viene invece diretta da Pierangelo Dacome, a sua volta indagato per gli stessi reati. Il blitz è scattato ieri mattina, quando agenti della polizia stradale di Lanciano e carabinieri del nucleo operativo ecologico di Pescara, si sono presentati ai cancelli della Ciaf per eseguire alcuni controlli. Verifiche necessarie a stabilire la presenza nell’impianto di sostanze tossiche. Sulla vicenda la Procura frentana ha imposto il riserbo pi˜ assoluto, ma sembra che siano state evidenziate alcune irregolarità. Le indagini erano comunque partite diversi mesi fa dopo una denuncia del Comitato Costambiente, che aveva presentato un esposto alla polstrada di Lanciano e al corpo forestale dello Stato. Un esposto a cui erano allegati diversi pareri del consorzio Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro e dell’Arta. Secondo la relazione dell’istituto di ricerca, "nei pressi della Ciaf sono stati rilevati picchi altissimi di inquinanti aromatici, pari a circa 70 microgrammi per metro cubo, a fronte di un massimo consentito dalla legge di 10 microgrammi". Anche per l’Arta l’impianto aveva ottenuto l’autorizzazione a trattare rifiuti tossico-nocivi con un iter burocratico non corretto e soprattutto le tipologie di sostanze che potevano essere smaltite, necessitavano di tecnologie e impianti di cui l’azienda non disponeva. Di qui la decisione della Regione Abruzzo di revocare, lo scorso aprile, l’autorizzazione al trattamento di oltre 500 tipologie di rifiuti, di cui 313 pericolosi. Questi gli indagati: Luigi Antonio Bontempi e Giorgio Gregori di Roma; Corrado Pappagallo, di Molfetta; Calogero e Angelo Marrollo di Vasto; Pierangelo Dacome, di Castel Frentano; Giuseppe Forgione e Franco Gavioli, entrambi di Fiumicino; Costantino e Giuseppe Mangifesta e Walter Bellia, di Campomarino; Antonio Costantino di Taranto; Danilo Bustreo, di Massanzago (Padova); Gianfranco Jeroncich, di Mogliano Veneto (Treviso); Alessio Altieri, di San Salvo.
Il magistrato ha disposto perquisizioni presso le società Ciaf Ambiente, con sedi ad Atessa e Vasto; Hidrochemical Service, con sedi a Taranto e a Lanciano; Di Florio, di Lanciano; Hidro Alluminio, di Atessa; Italcarles, di Cepagatti (Pescara); Autotrasporti Forgione, di Fiumicino; Magnesia Costantino & Autospurgo Molise, di Campomarino; Ambiente e Tecnologia, di Bitonto (Bari); Seab, di Chieti Scalo; Ecoservice, di Corridonia (Macerata); Ecos, di Barberino Val d’Elsa (Firenze); Paradivi Servizi, di Catania; Laterlite, di Lentella; Stabilimento Eni, Scerne di Pineto; Transedil, di Napoli.

Rifiuti tossici ancora controlli

BORDERO - FLAFRA -LANCIANO - Sono continuati anche ieri controlli e perquisizioni in tutta Italia, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Lanciano che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 15 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata allo smaltimento di rifiuti nocivi. Gli agenti della polstrada di Lanciano e i carabinieri del nucleo operativo ecologico di Pescara hanno sequestrato altri documenti all’interno della sede della Ciaf, la società di Atessa che si occupa del trattamento dei reflui industriali. Tutto il materiale acquisito dagli investigatori è stato consegnato al sostituto procuratore della Repubblica di Lanciano Rosaria Vecchi, che ha disposto controlli incrociati in varie aziende riconducibili agli indagati. Sulla vicenda è intervenuta anche Legambiente, secondo cui "l’indagine della magistratura frentana dimostra che i dubbi sollevati dall’associazione sull’impianto di Atessa erano tutt’altro che infondati".




Martedì, 23 Novembre 2004
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