Arriva
dall’IIHS (Insurance Institute for Highway Safety) l’allarmante notizia
da "www.kwmotori.kataweb.it/"
che molti poggiatesta delle auto in circolazione non hanno superato
i severi test cui sono stati sottoposti. L’istituto americano finanziato
dalle assicurazioni, che studia da oltre trent’anni la prevenzione
degli incidenti, ha messo sotto esame il poggiatesta di gran parte della
produzione automobilistica. Risultato si sono salvati in pochi:
Volvo, Saab, Jaguar, Volkswagen e Subaru.
I tamponamenti sono causa del colpo di frusta che, provoca lesioni più
o meno gravi agli occupanti dell’auto, e che -secondo le fonti dell’ANIA
l’Associazione Nazionale delle imprese assicuratrici- in Italia è
alla base di diciotto richieste di risarcimento per lesioni. su cento
incidenti. Il 66 per cento sono causati dal colpo di frusta, con conseguenze
che si protraggono per più di un mese. Secondo quanto si legge
su kwmotori, il costo ogni anno sarebbe pari a 2.4 miliardi di euro.
Negli Usa, invece, la stima raggiunge i sette miliardi di dollari.
Secondo l’IIHS, i costruttori sarebbero colpevoli di dare scarsa importanza
nella progettazione a sedili e poggiatesta. Su 73 poggiatesta analizzati
al crash test posteriore, appena otto hanno ottenuto un punteggio massimo;
altre sedici hanno guadagnato una ampia sufficienza, mentre diciannove
sono risultate assolutamente inefficaci per la sicurezza.
Il resto ha guadagnato una insufficienza ma è già
un traguardo rispetto quelli scartati in partenza, perché giudicati
"inadeguati"a proteggere gli occupanti più alti. Sicurezza.
I test per i poggiatesta .
Il crash test dinamico viene effettuato simulando la collisione tra
un veicolo che procede a 40 Km/h ed uno fermo dello stesso peso. Si
tratta di una novità importante perché i primi esami si
limitavano a giudicare l’architettura di sedili e poggiatesta, mentre
oggi grazie all’impiego di un particolare manichino - dummies - disegnato
specificamente per il test del tamponamento (ha la spina dorsale e il
collo mobile), le conseguenze dell’impatto sul corpo umano sono
valutate con maggiore precisione. Secondo quanto riporta kwmotori, Adrian
Lund dell’IIHS ha dichiarato: "i consumatori di tutto il mondo
potranno utilizzare questi dati per acquistare un’auto che li protegga
meglio in caso di tamponamento".
I risultati infatti sono, infatti, disponibili sul sito dell’ente
di ricerca americano, e sebbene i modelli del mercato U.S.A. siano differenti,
molte auto importate circolano anche nel Vecchio Continente. "La
soluzione per ridurre le conseguenze del colpo di frusta" - è
sempre Lund a parlare - "è far sì che corpo
e testa si muovano congiunti. Sedile e poggiatesta devono, quindi, agire
di concerto per sostenere il collo e il capo del guidatore, accelerandoli
insieme al busto mentre avviene l’impatto".
Perché la combinazione funzioni, è necessario che il poggiatesta
sia quasi aderente al capo, mentre nove centimetri di altezza
sarebbero la misura ottimale, a detta dei ricercatori dell’IIHS. Le
poltrone poi, giocano un ruolo fondamentale nel contenere l’onda d’urto.
Sistemi come il SAHR (Saab Active Head Restraint) sviluppato dalla Saab,
o il WHIPS introdotto sei anni fa dalla Volvo, (oggi su tutta la gamma)
?si legge sull’articolo a firma di Daniele Sparisci- , hanno scritto
una pagina importante nella sicurezza, sebbene il loro approccio sia
diametralmente opposto.
Il primo interamente meccanico, è azionato dal peso dell’occupante.
Nello schienale c’è un leva collegata con il poggiatesta, su
cui esercita pressione il corpo, quando la vettura viene tamponata.
Il WHIPS, è invece integrato nel dispositivo di inclinazione
dello schienale e protegge il conducente in due fasi: durante la prima
il sedile si sposta indietro, traslando parallelamente a se stesso,
mentre nella seconda, la rotazione dello schienale accompagna lo spostamento
del corpo, riducendone l’accelerazione. (pgc).