Nuovi controlli dell’Albo autotrasporto sulle imprese
da trasportoeuropa.it
Il 4 aprile 2018 scadrà il mandato dell'attuale Comitato Centrale dell'Albo degli Autotrasportatori e una delle ultime iniziative dell'attuale compagine è intensificare il controllo sulle imprese iscritte. Il vice-presidente Silvio Faggi fa il punto della situazione, spiegando che finora è stato avviata la procedura di cancellazione per 20mila imprese che erano iscritte all'Albo ma non più alla Camera di Commercio, mentre altre 20mila sono iscritte a entrambi gli organi ma non risultato possedere alcun veicolo industriale. Questa, afferma Faggi "è un'anomalia che va risolta".
Restano così 85mila imprese che sono iscritte all'Albo e alla Camera di Commercio e che hanno almeno un veicolo e ora l'Albo vuole verificare che abbiano tutti i requisiti richiesti dalla Legge. "In questo scenario, l'Albo avvia un'iniziativa che permetterà alle imprese iscritte di verificare direttamente, previa registrazione, le informazioni in archivio loro riguardanti, con la possibilità di intervenire per la loro correzione, se errate, o la loro integrazione, se mancanti", aggiunge Faggi. "Ciò eviterà alle imprese di trovarsi esposte a richieste di approfondimento dello status della loro iscrizione, nonché di subire eventuali sanzioni nel caso di inadempimento". Questo strumento sarà operativo dal 20 marzo sul sito web dell'Albo.
Stilando il bilancio dei tre anni di mandato di questo Comitato Centrale, Faggi cita il Portale Telematico "che permette la verifica dello stato di regolarità delle imprese di trasporto. Unire ben sei banche dati, istituite da altrettanti soggetti differenti, quando l'abitudine diffusa di enti e organismi vari è quella di generare prodotti che dialogano poco o per nulla tra loro, è stato davvero impegnativo. Ma il risultato è notevole e sotto gli occhi di tutti. Se usato in modo appropriato, questo portale può fornire agli Enti di controllo su strada, in tempo reale, informazioni utili e decisive sulla regolarità delle imprese. Penso, ad esempio, al trasporto dell'ultimo miglio, all'interno delle aree urbane, dove l'abusivismo è purtroppo elevato. I controlli eventualmente effettuati con l'ausilio di questo strumento sarebbero, in buona sostanza, più efficaci e, soprattutto, immediati".
Il vice-presidente del Comitato centrale ricorda anche il Progetto Giovani, "che sta permettendo l'avvicinamento alla professione di conducente di veicoli pesanti, di nuova e giovane forza lavoro. Un programma reso possibile anche grazie al cospicuo contributo dell'Albo. La mancanza di autisti professionali, preparati ad intraprendere la propria attività nelle imprese inglobate in cicli produttivi e logistici sempre più complessi, è un problema reale di tutti i Paesi dell'Unione Europea. L'Albo Trasportatori è stato tra gli organismi nazionali che per primi hanno intrapreso un percorso concreto".