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Pirateria 28/01/2004

PIRATA DELLA STRADA.

Provoca incidenti e fugge

PIRATA DELLA STRADA.
Provoca incidenti e fugge

Notte "balorda" di un automobilistae che, dopo avere provocato un’impressionante serie di incidenti, con conseguenze fisiche per due persone, ha abbandonato il proprio mezzo ed è fuggito a piedi facendo perdere le proprie tracce. Ora viene attivamente ricercato dalla polizia e dovrà rispondere di omissione di soccorso.
Teatro degli episodi in questione, domenica sera a tarda ora, la centralissima via Archimede, nel breve tratto che va dall’incrocio con via Carducci fino all’altezza della chiesa della Sacra Famiglia. Una Fiat Punto a velocità sostenuta si dirigeva verso il centro storico; al quadrivio con via Carducci investiva di striscio uno scooterista alla guida di uno Zip (l’uomo, un giovane, se la caverà in pochi giorni); lo sconosciuto automobilista, invece di fermarsi, proseguiva e dopo un centinaio di metri (proprio all’altezza del Comando provinciale della Guardia di finanza) investiva un pedone, procurandogli gravi ferite (in ospedale successivamente verrà giudicato guaribile in 40 giorni). Anche questa volta l’uomo alla guida della Punto non si fermava per prestare soccorso alla vittima. La sua corsa però si arrestava, forzatamente, poco dopo quando andava a cozzare contro un’altra vettura, una Nissan targata B W 800 PC il cui conducente, per fortuna, restava illeso. L’automobilista a questo punto abbandonava il proprio mezzo e, come accennato, si dava alla fuga.
Sul posto per soccorrere i feriti e cercare di ricostruire la dinamica degli incidenti, si portavano i vigili urbani, una pattugia delle "Volanti" della Questura e i vigili del fuoco del Comando provinciale. Scattavano nel corso della notte le indagini, partendo dai dati della vettura abbandonata (che apparterrebbe ad una ditta di Comiso). Il conducente a quanto pare sarebbe stato già individuato, ma da parte della Polstato viene mantenuto il massimo riserbo, considerato che se ne sono perdute le tracce. Il suo anonimato ad ogni modo non dovrebbe durare ancora a lungo.

giovanni pluchino

Mercoledì, 28 Gennaio 2004
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