Osservatorio ASAPS sugli incidenti plurimortali nel 2017
125 sinistri gravissimi, nei quali si sono contate 293 vittime (104 incidenti con 2 morti, 16 con 3 morti, 4 con quattro morti e 1 con oltre 4 vittime).
Nel 2016 su 125 episodi erano state contate 278 vittime.
Nel 2015 144 sinistri gravissimi, nei quali si erano contate 313 vittime
Lo chiamiamo il report dei plurimortali, cioè quegli incidenti gravissimi con almeno due vittime. L’Osservatorio il Centauro ASAPS nel 2017 ne ha registrati 125, che hanno causato 293 vittime. Nel 2016 stesso numero di plurimortali, ma le vittime furono 278, l’incremento è di 15 vittime (+5,4%). Nel 2015 i plurimortali furono 144 , ma le vittime furono 313.
Il 2018 è partito in modo drammatico con 2 plurimortali nei primi due giorni: 4 morti la mattina di capodanno a Bari e 6 morti sul tragico tamponamento fra camion e auto sulla A21 il giorno 2 gennaio.
Nel report del 2017 sono stati 104 gli incidenti con due vittime, 16 gli schianti con tre vittime e 4 quelli con quattro vittime, 1 incidente con oltre quattro vittime.
La distinzione per tipologie di strada ci racconta che dei 125 sinistri plurimortali, 23 sono avvenuti in autostrada con 66 vittime 22,5% (ricordiamo qui il tragico incidente del pullman ungherese sulla A4 con 17 vittime). 80 su statali e provinciali (le più pericolose) con 178 vittime 60,7%, e addirittura 22 con 47 morti nelle aree urbane 16%.
Dei 125 incidenti plurimortali, 35 sono avvenuti per fuoriuscite per sbandamento 28%.
Il maggior numero di schianti gravissimi è avvenuto di notte dalla mezzanotte alle sei con 32 incidenti plurimortali (25,6%), gli altri sono suddivisi nelle rimanenti tre fasce orarie. Nell’orario dalle sei alle dodici sono stati 17 (13,6%). Dalle dodici alle diciotto si sono contati 26 incidenti plurimortali (20,8%), poi dalle diciotto alle ventiquattro con 30 impatti (24%). Come dire che può incidere sicuramente la stanchezza e il sonno nelle ore notturne.
Solo tre gli incidenti in cui ci è stato possibile accertare con sicurezza l’abuso di alcol, questo non esclude che siano stati di più, ma non è stato possibile raccogliere ulteriori elementi.
Sono stati 52 gli incidenti gravissimi avvenuti al nord (41,6%), 28 al centro (22,4%) e 45 al sud (36%).
Il dato più tragico è quello di 10 bambini che hanno perso la vita in questi incidenti gravissimi. Delle 293 vittime 62 erano straniere pari al 21%, di cui 33 dell’UE (i più numerosi i romeni con 11 vittime) e 29 extra UE.
109 incidenti hanno coinvolto veicoli a 4 ruote, in 17 incidenti coinvolti i motocicli e in 14 sinistri gravissimi coinvolti dei pedoni (il totale è superiore a 125 episodi perché in alcuni sinistri sono coinvolte tipologie diverse di mezzi o protagonisti).
La suddivisione per regioni vede in testa la Puglia con 19 sinistri plurimortali (regione che si sta caratterizzando per questa tipologia di sinistrosità più drammatica), seguono l’Emilia Romagna e il Piemonte con 14, il Lazio con 12, Lombardia con 9 incidenti plurimortali, seguono Veneto, Sicilia e Toscana con 8 e le altre regioni con numeri più bassi
Lo spaccato fornito dal report degli incidenti gravissimi, secondo l’ASAPS è da analizzare con attenzione perché ci fornisce elementi valutativi di sicuro interesse per leggere i diversi aspetti della sinistrosità. (ASAPS)
Forlì 19 marzo 2018
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
I dati della sinistrosità più grave in Italia, quella con più vittime nell’incidente. (ASAPS)