di Paolo Carretta*
L’onnipresente, irrinunciabile (forse) videofonino
La lotta tra tutori dell’ordine e conducenti privati per vietare l’uso del telefonino alla guida è combattuta da lungo tempo, quasi un corpo a corpo, verbale contro ricorso, “scudo di fede (nella umana imperfezione) contro spada di verità” (l’atto pubblico). In genere le battaglie si sono limitate all’ambito legale (ma non solo), svolgendosi in genere lo scontro come in un’arena, davanti agli organi del contenzioso. Il giudice imparziale (di Pace o organo prefettizio) non si è però talvolta limitato ad indicare con augusta autorevolezza, col solo verso del pollice, chi avesse ragione e chi torto, al contrario non trascurando di esaltare doverosamente, in certo non burocratiche pronunce, la virtù di valorosi sanitari che, grazie alla meraviglia tecnologica che impugnavano, hanno potuto salvare delle vite mentre correvano ad operare altri pazienti in gravissime condizioni, tali da non permettergli soste pregiudizievoli per l’esito dell’intervento miracoloso...
da ill Centauro n. 209