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di Giovanni Fontana*
La circolazione nelle aree demaniali marittime: codice della strada o della navigazione?

Come correttamente hanno insegnato i Giudici dei Giudici, nel caso in cui su un’area del demanio marittimo insista un centro abitato, il potere del comune di vietare e limitare la sosta dei veicoli, a norma del combinato disposto degli art. 4, 1º comma, lett. a) e 3, 3º comma, lett. c) del previgente T.U. approvato con d.p.r. 15 giugno 1959 n. 393 (ora, dal combinato disposto di cui agli artt. 5 ss. del vigente codice della strada (1), coesiste con quelli attribuiti dal codice della navigazione alle autorità marittime, onde il suo esercizio presuppone il consenso (espresso o implicito) di queste ultime autorità , in modo che siano salvaguardate le prioritarie esigenze del demanio marittimo.
Priorità, queste ultime, che possono divenire esclusive, allorquando l’area su cui è imposta la prescrizione amministrativa, appartenga, in via riservata, alla sola autorità demaniale marittima.
Ciò comporta, come vedremo, che nel concorso apparente tra disposizioni che disciplinano la circolazione stradale e l’uso del demanio marittimo, siano le seconde a dover essere applicate, in via esclusiva, sulle prime...

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da il Centauro n. 209

 

Lunedì, 26 Marzo 2018
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