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Notizie brevi 17/11/2004

Inquinano solo le macchine? Mica vero! E ora, sul banco degli imputati, finiscono anche le case italiane, dalle quali si sprigionano troppi fumi dannosi e che consumano troppa corrente elettrica

 

Inquinano solo le macchine? Mica vero! E ora, sul banco degli imputati, finiscono anche le case italiane, dalle quali si sprigionano troppi fumi dannosi e che consumano troppa corrente elettrica.

(ASAPS) - Due abitazioni su tre, in Italia, sarebbero state progettate e costruite senza alcun riguardo verso il problema del risparmio energetico, e così appartamento - in media - consuma l’equivalente di una tonnellata di petrolio all’anno: il dato, allarmante, proviene dal Libro Bianco "Energia, Ambiente, Edificio", realizzato dalla Federazione Industrie, Prodotti, Impianti e Servizi per le Costruzioni (Finco), nell’ambito di uno studio redatto in collaborazione con il ministero italiano dell’ambiente e l’Enea. Il Libro Bianco è stato presentato nel corso di una conferenza organizzato a Roma presso la Confindustria, di cui troviamo ampia notizia sul periodico internet "Miaeconomia". Secondo lo studio, il settore dell’edilizia dedicato alla realizzazione di insediamenti destinati al terziario ed al residenziale, sarebbe responsabile del 45% circa del fabbisogno energetico nazionale: l’equivalente di 84 milioni di tonnellate di petrolio, su 190 totali, contro un target ideale del 20% in termini di consumi ed emissioni di gas serra. Troppe, davvero, che inciderebbero in maniera determinante sul dissesto del clima. Secondo la ricerca della Finco, sarebbero oltre 17milioni, su un totale di 26, le abitazioni realizzate e progredite senza alcuna attenzione - dal punto di vista progettuale e della scelta dei materiali - ai problemi energetici. Si parla proprio di evoluzione, perché il rapporto avrebbe accertato che in 8 milioni di abitazioni sarebbero funzionanti, ancora, i vecchi e obsoleti scaldabagno elettrici, definiti nel Libro Bianco "delitti economici": perché? È presto detto: la ricerca tecnologica ha infatti permesso di raggiungere un elevatissimo sistema di riscaldamento dell’acqua mediante pannelli solari, ancora scarsamente utilizzati. "Nelle opportune condizioni - dicono gli studiosi nel testo - dovrebbe divenire obbligatorio". Nel mirino è finito anche il proliferare dei sistemi di climatizzazione, utilizzati soprattutto in estate: "sempre più diffuso e non governato, può da solo mettere in crisi la sostenibilità del settore civile e la capacità della rete nazionale di fornire energie elettrica agli utenti". L’attenzione del rapporto è infine dedicata al cattivo isolamento termico: due terzi dei caseggiati risultano essere stati realizzati prima del ‘76, quando entrarono in vigore speciali norme. (ASAPS).



Mercoledì, 17 Novembre 2004
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