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Notizie brevi 11/04/2018

Prato, la Polizia Stradale recupera il tandem rubato a “Edo”, bambino autistico derubato della sua preziosa bicicletta
Un giovane immigrato romeno  riconosce il tandem e lo consegna alla Specialità, dopo una settimana di frenetica ricerca e di impressionante solidarietà
La sorpresa arriva nel mezzo della Festa della Polizia

(ASAPS) PRATO, 11 aprile 2018 – Il bambino nella foto si chiama Edoardo, ma tutto lo chiamano Edo. È un ragazzino speciale, affetto da uno di quei disturbi di natura neurobiologica che la scienza classifica nell’autismo.

Attorno a lui c’è una famiglia speciale, che non gli fa mancare nulla, che riempie ogni attimo del suo incredibile silenzio con tante di quelle attenzioni che trasformano la sua giornata e quella di Umberto, il babbo, della mamma Fulvia e del fratellino Vittorio in una chiassosa esistenza.

 

Che è anche frenetica, perché le giornate si dividono tra scuole, corsi, sedute e anche, fino al 2 aprile scorso, Giornata Mondiale dell’Autismo, di passeggiate in bicicletta: Edo sta davanti, al preziosissimo tandem che Umberto e Fulvia gli hanno regalato. Sta davanti e guida, sulle ciclabili di Prato, mentre il babbo pedala sul sellino posteriore.

Poi, il 2 aprile, qualcuno si introduce nel garage di casa, forza la serratura e ruba il costosissimo velocipede, facendolo sparire. Scatta l’allarme: la famiglia sporge denuncia alla Polizia Stradale e mentre gli investigatori della Specialità batton o il territorio alla ricerca del ladro e del ricettatore, attorno a Edo si stringe l’abbraccio prima della sua città e poi del Paese intero. Trasmissioni televisive, appelli sui social, articoli sui giornali sono solo il preambolo di una catena di solidarietà in nome dell’autismo stesso, di cui il silenzioso Edo diviene un rumoroso testimonial.

Lui è arrabboiato, perché la bici è la sua droga, è la sua vita. Il vero benefattore, che ha deciso di rimanere anonimo, è però un giovane immigrato romeno, che a Prato ha stabilito la sua nuova casa. Fa il muratore, ha un’impresa e una famiglia tutte sue, e mentre parlotta con amici, scopre che un suo conoscente ha comprato un tandem da spedire in patria, caricato pochi minuti prima su un pullman che sarebbe partito di lì a poco. Si accorge, col fratello, che potrebbe essere proprio quello di Edo e convince l’acquirente a guardare le foto di quel tesoro sottratto al nostro piccolo Amico e lo riconosce. È quello. Di corsa vanno al piazzale, l’autobus è ancora lì: lo scaricano, lo sballano e chiamano prima la mamma e poi la Polizia Stradale. Non è un giorno semplice, perché è quello nel quale la Specialità festeggia i 166 anni di vita della Polizia di Stato. Ma come dice lo slogan del nostro Corpo? “Esserci sempre”, no? Un paio d’ore dopo, il Questore di Prato, Alessio Cesareo, e la dirigente della Sezione Fiorella Fornasier, nel mezzo della Festa che si celebra al centro Luigi Pecci, chiamano Fulvia e Umberto, già informati e in lacrime; “…ecco la bici di Edo…”, e poi abbracci agli uomini che materialmente hanno recuperato il tandem. Edo, col suo silenzioso sorriso, annuisce e saluta. (ASAPS)


Edo,  un ragazzino speciale, affetto da uno di quei disturbi di natura neurobiologica che la scienza classifica nell’autismo.
Dopo il furto del tandem, mentre gli investigatori della Specialità batton o il territorio alla ricerca del ladro e del ricettatore, attorno a Edo si stringe l’abbraccio prima della sua città e poi del Paese intero. Trasmissioni televisive, appelli sui social, articoli sui giornali sono solo il preambolo di una catena di solidarietà in nome dell’autismo stesso, di cui il silenzioso Edo diviene un rumoroso testimonial. Poi il lieto fine.
Riconsegnata la bicicletta durante la festa della Polizia a Prato. (ASAPS)

Mercoledì, 11 Aprile 2018
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