(ASAPS)
– “Nuoce gravemente alla salute”: la scritta,
ormai, campeggia da tempo su tutti i pacchetti di sigarette, e si
propone – con quella sua esplicita schiettezza – di arrivare
dritta al consumatore, che compra consapevolmente quell’involucro
di bionde, lo apre, e aspira – conscio – delle sue azioni,
il fumo nei suoi polmoni. Così, nelle sue infinite varianti,
ormai tutti sanno che il fumo provoca il cancro, che fumare nuoce
alle donne incinte o che danneggia chi si trova attorno al fumatore.
Niente da dire.
Nella selva dei prodotti a portata di consumatore, però, ci
sono tante altre fattispecie di sostanze, che ormai fanno parte del
quotidiano e che sono sempre più diffusamente alla portata
di tutti: non ci riferiamo necessariamente all’alcol ed all’abuso
sconsiderato che spesso se ne fa, nonostante finisca sovente nel nostro
mirino.
Stavolta parliamo di farmaci, o per meglio dire degli effetti collaterali
che l’assunzione di sostanze dal principio attivo curativo possono
avere nel corpo umano. Sonnolenza, innanzitutto, ma anche allergie,
reazioni, nausee e via di seguito.
Sono troppi, infatti, i medicinali che assunti prima di mettersi al
volante o in sella ad un motoveicolo, possono provocare gravissimi
danni. Su questo aspetto l’Aci ha iniziato una campagna di sensibilizzazione
nei mesi scorsi. Alla quale volentieri ci affianchiamo.
Un disegno di legge appena portato in senato, e sottoscritto da un
gruppo di senatori capeggiati dall’onorevole Mauro Fabris, vice
presidente della Commissione Trasporti, si propone di mettere in vigore
"Nuove norme finalizzate alla individuazione dei prodotti
farmaceutici che producono effetti negativi sullo stile e la qualità
della guida degli utenti della strada" : un proposito interessante,
che trova origine dalla consapevolezza che la conduzione di veicoli
sotto l’effetto di alcuni farmaci (e non sono pochi) può
essere davvero pericolosa; così tanto che, secondo i dati raccolti
dal gruppo di senatori firmatari, il 10 % di tutti i morti, ma anche
dei feriti, a seguito di incidente stradale, avrebbe fatto uso di
sostanze psicoattive, divenute determinanti nella dinamica dell’incidente.
Un proposito che in altri stati Europei, Francia compresa, è
già legge da tempo, e i farmaci killer sono adeguatamente segnalati
e contrassegnati da un’apposito simbolo sulla scatola.