Extracomunitari
e alcol. |
Il dramma
degli incidenti legati all’alcol si incrocia, spesso, troppo spesso,
con cittadini extracomunitari presenti nel nostro territorio. Forse
problemi legati al disagio, forse l’impatto con possibilità
economiche prima inesistenti, forse la voglia di uniformarsi in uno
sballo che sembra una fuga dall’esistente e dall’esistenza, fatto
sta che molto spesso cittadini extracomunitari lasciano la vita (e
non solo la loro) sulle nostre strade, dopo aver consumato alcolici
in modo eccessivo. |
IL
GIORNALE DI VICENZA La morte nell’alcol e nella velocità Tre romeni hanno perso la vita l’altra sera a Rosà Guidatore in rianimazione, se la caverà. Le vittime erano alla ricerca di lavoro di Mario Baggio |
Troppo
alcol e velocità eccessiva: è questa la miscela esplosiva
alla base del tragico schianto dell’altra sera a Rosà che
è costato la vita a tre giovani romeni. Il conducente della Golf
protagonista dello spaventoso incidente, verificatosi in corrispondenza
dell’incrocio fra viale dei Tigli e la Castellana, si trova ricoverato
in rianimazione all’ospedale di Bassano. Ha riportato lo sfondamento
del torace, ma le sue condizioni non sono gravi. Si tratta di B.M., 24
anni, di nazionalità romena, operaio, residente a Bassano, in regola
con il permesso. Dalle prime analisi è emerso che il guidatore
si trovava al volante in condizione di alterazione dovuta all’assunzione
di sostanze alcoliche.
Dai connazionali, si è venuto a sapere che il gruppetto aveva trascorso la prima parte della serata in un locale di Galliera. Quindi avevano deciso di trascorrere la parte restante della serata nella birreria Monaco di Rossano. Un’auto aveva raggiunto la meta seguendo la strada più breve che collega i due centri. La Golf aveva preso la direzione nord ed aveva imboccato viale dei Tigli. L’auto è stata vista arrivare ad una velocità molto sostenuta. Il conducente non si è accorto dello stop all’altezza dell’innesto con la Castellana, dove è avvenuto l’impatto con il fuoristrada Suzuki condotto da Davide Meneghin, 25 anni, residente a Marostica. Al suo fianco si trovava la fidanzata, Elisa Scalco, residente a Bassano. La Suzuki ha colpito la Golf nella parte posteriore e quindi si è girata su se stessa. La coppia se l’è cavata solo con alcune contusioni, dovendo per questo ringraziare la tenuta delle cinture di sicurezza. Per la Golf, invece, si è trattato di un’accelerazione di una corsa folle. «Ho visto l’auto alzarsi e piombare contro lo studio dell’ufficio tecnico del geometra Poggiana sul lato est dell’incrocio con via Bertorelle» afferma uno dei testimoni, Armando Pittarello, residente a Rosà, il primo a prestare aiuto insieme con l’amico Marco Meneghini. «Noi eravamo seduti all’esterno del bar dei Tigli - aggiunge Pittarello - quando abbiamo visto sfrecciare la Golf. Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di fare un commento, che si è registrato il botto. L’auto ha demolito il muro sud dell’abitazione, sollevando una nuvola di polvere. Avevamo paura che scoppiasse un incendio. Abbiamo forzato la porta sinistra anteriore del mezzo per permettere ai due di uscire. Sul lato posteriore, una scena agghiacciante con corpi che davano gli ultimi segni di vita, dopo lo spaventoso urto contro il muro abbattuto. È stata una scena agghiacciante». Nell’impatto ci sono stati tre morti, tutti giovani di nazionalità romena, in cerca di lavoro, residenti nella zona fra Bassano e Rosà, non in regola con il permesso di soggiorno. Questi i loro nomi: Cristinel Beldie, 23 anni; Marian Alin Iftimie, 20 anni, Victor Besleaga, 21 anni. A fianco del conducente, si trovava P.O.G., 21 anni, in Italia da meno di un anno, alla ricerca di un posto di lavoro, senza il permesso di soggiorno. È stato medicato all’ospedale di Bassano e dimesso. Subito dopo l’incidente, con il volto rigato dal sangue, si era allontanato. È stato rintracciato dagli uomini della stradale di Bassano, guidati dall’ispettore Pierangelo Carlesso, e convinto a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco che si sono prodigati fin dall’inizio del terribile episodio, sono entrate in azione una pattuglia della stradale di Schio, di Vicenza e gli uomini del commissariato di polizia. Non è stato facile tenere sotto controllo la zona, invasa da qualche centinaio di persone, soprattutto giovani che hanno ritardato l’arrivo in discoteca o in birreria per seguire la lunga e delicata fase di recupero dei corpi senza vita. Una morbosa curiosità che ha finito per ostacolare l’intervento di accertamento del grave episodio. In azione, anche gli uomini della Protezione civile di Rosà che hanno provveduto a deviare lungo strade alternative, fino all’una di notte, il traffico interrotto lungo viale dei Tigli, via Bertorelle e la Castellana. Il loro intervento è stato particolarmente apprezzato dalle forze dell’ordine. L’edificio sventrato dalla Golf è stato posto in sicurezza nell’arco della stessa notte di sabato. C’era il pericolo che crollasse creando altri problemi nel vicino incrocio. Gran lavoro, ieri, per il geometra Ennio Poggiana che ha dovuto portare via tutto, anche per garantire la privacy delle varie pratiche. L’edificio non è agibile. Il fotocopiatore, nell’urto, è finito a diversi metri di distanza. Distrutti anche due computer e gli impianti elettrici e telefonici. La zona dell’ufficio demolita, di giorno, ospitava una dipendente dello studio. Danni umani ed economici incalcolabili, complici la velocità e l’alcol. Un disastro che, solo per pura fortuna, non ha avuto dimensioni più devastanti. |
IL
MESSAGGERO OSTIA, DUE ROMENI MORTI SUL COLPO E DUE RICOVERATI Guida col pieno di alcol, finisce su un pino di GIULIO MANCINI |
Andavano
a una velocità folle per quel tratto di rettilineo costeggiato
da pini secolari e privo di guard rail. Ed è bastato un nonnulla
perchè l’auto si schiantasse contro uno di essi.
E’ di due giovani romeni morti sul colpo e altri due ricoverati in ospedale il bilancio dell’incidente avvenuto ieri sulla via Ostiense nel tratto urbano di Ostia. I quattro stranieri erano a bordo di una Citroen Ax ed erano reduci da una notte in discoteca: nel sangue del conducente, che versa in gravi condizioni all’ospedale ”San Camillo”, è stato riscontrato un tasso alcolemico quasi cinque volte il limite tollerato. L’incidente è avvenuto poco prima delle 8 del mattino all’altezza dell’incrocio di via delle Azzorre. L’utilitaria scura, un vecchio modello targato Roma0G4016, stava procedendo in direzione della capitale. Il proprietario della vettura, che risiede a Torvaianica, stava accompagnando a Dragona gli amici prima di rientrare a casa. Improvvisamente e senza un apparente motivo, come ha testimoniato anche una persona che ha assistito alla scena, la macchina ha frenato e l’autista ne ha perso il controllo. Colpa forse anche dell’asfalto reso viscido dalla pioggia caduta tutta la notte, la Ax ha quindi sbandato schiantandosi contro un pino alla destra e schizzando sulla carreggiata a oltre ottanta metri di distanza. Per una fatale coincidenza sul tronco dello schianto una lapide ricorda la morte di un motociclista avvenuta nel 1988. L’utilitaria è quasi esplosa, spaccandosi a metà. Dall’abitacolo sono scivolati sulla carreggiata i corpi dei due romeni morti sul colpo: Nickolaj Raduk, di 23 anni, e Vasile Vespanu, di 25. Vigili del fuoco e infermieri hanno estratto dalle lamiere il conducente, del quale non sono state reso note le generalità, e il terzo passeggero, Cristian Popa. Quest’ultimo, ricoverato al ”Grassi”, ha riportato contusioni non gravi. Il guidatore è stato trasferito al ”San Camillo” dov’è in prognosi riservata. Assai complesso per i vigili urbani di Ostia, che hanno eseguito i rilievi, risalire all’identità degli stranieri, tutti clandestini e privi di documenti di riconoscimento. |