Auto, via le gomme invernali
Un mese per mettersi in regola
La primavera, quest’anno, ha tardato ad arrivare ma da qualche giorno è scoppiata. Se siete automobilisti sappiate che probabilmente non basterà il cambio di stagione negli armadi: chi monta sulla propria auto gomme invernali (o termiche) avrà tempo sino a martedì 15 maggio per sostituirle con quelle «estive». Attenzione, però. Non tutti saranno obbligati al «pit stop» dal proprio gommista perché bisogna prima controllare quale modello di pneumatici invernali si utilizza. Quelli vietati dal 16 maggio si possono riconoscere facilmente anche se si è dei «profani» delle quattroruote. Nei fianchi della gomme, se c’è la dicitura M+S (Mud+Snow) va controllato anche il cosiddetto «codice» che identifica un indice di velocità massima a cui gli pneumatici possono viaggiare: va da A1 (5 km/h) sino a Y (300 km/h). Ad esempio, se si vede la sigla 215/55 R17 94T, significa che la velocità massima consentita è di 190 km/h. Se il «codice» è inferiore a quella riportata sulla carta di circolazione, allora occorre cambiare il treno di gomme.
I motivi
Le gomme stagionali consentono di massimizzare la sicurezza stradale perché garantiscono la massima aderenza (anche in termini di spazi di frenata più ridotti) rispetto al clima. Per raggiungere questo scopo vengono realizzate con materiali diversi. La mescola delle invernali, infatti, è più morbida perché il freddo tende a irrigidire le gomme. Inoltre, per contrastare l’asfalto viscido per la pioggia vengono realizzate delle scanalature più profonde e dei tagli lamellari fitti. Invece, gli pneumatici estivi sono costruiti con una mescola più dura per evitare che si rovinino a contatto con il manto bollente. In tutti i casi occorre ricordare che lo spessore del battistrada non può essere inferiore a quello fissato per legge: 1.6 millimetri.
Le multe
Non conviene fare i «furbetti» perché si rischia grosso: la multa può andare da 422 a 1.697 euro oltre al ritiro del libretto di circolazione. Se, invece, si hanno incidenti stradali , l’assicurazione si può rifiutare a pagare i danni. Certo è che a prescindere dalle leggi (e dalle sanzioni) è consigliabile eseguire sempre il cambio gomme estate/inverno per avere sempre le «scarpe» più adatte rispetto alle condizioni stradali influenzate dal clima. Del resto quanti automobilisti utilizzerebbero i sandali a Natale o gli anfibi a Ferragosto? Ben pochi a meno di correre rischi per la salute. Lo stesso concetto vale anche per le gomme delle auto ma c’è un’aggravante perché i guidatori possono mettere a repentaglio non solo la propria salute ma anche quella degli altri passeggeri o automobilisti.
La polemica
«Un obbligo simile non esiste neppure in diversi Paesi del Nord Europa — spiega Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori ed amici della polizia stradale (Asaps) — e pensare che noi siamo il Paese del Sole ma non per gli pneumatici delle nostre vetture. Come associazione che da anni si batte per migliorare la sicurezza stradale siamo perplessi per non dire contrariati su una disposizione che prevede norme estremamente severe per chi continua a circolare con gomme che generalmente hanno codici che permettono di viaggiare comunque a 160 km/h in un paese che ha limiti massimo a 130. Ci hanno costretto a tenere poi montati pneumatici invernali fino al 15 aprile quando da due mesi viaggiavamo a una temperatura media in Italia fra i 17 e i 20 gradi. Abbiamo consumato gomme invernali viaggiando con parametri di sicurezza inferiori perché c’era il sacro dogma della data di scadenza del 15 aprile, come se fossero yogurt, poi invece dobbiamo cambiarli “manu militari” dal 15 maggio pena sanzioni severe. No questo sistema non ci piace proprio per niente».
La scadenza
Intanto, se si vuole stare tranquilli per tutto il 2018 allora bisogna cerchiare, sin d’ora, sul calendario la prossima data: 15 novembre. Da quel giorno occorrerà far rimontare gli pneumatici termici per bypassare l’obbligo di avere le catene dentro l’abitacolo.
di Alessio Ribaudo
da corriere.it
Il Corriere della Sera rilancia la posizione dell’ASAPS: «Un obbligo simile non esiste neppure in diversi Paesi del Nord Europa — spiega Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori ed amici della polizia stradale (Asaps) — e pensare che noi siamo il Paese del Sole ma non per gli pneumatici delle nostre vetture. Come associazione che da anni si batte per migliorare la sicurezza stradale siamo perplessi per non dire contrariati su una disposizione che prevede norme estremamente severe per chi continua a circolare con gomme che generalmente hanno codici che permettono di viaggiare comunque a 160 km/h in un paese che ha limiti massimo a 130. Ci hanno costretto a tenere poi montati pneumatici invernali fino al 15 aprile quando da due mesi viaggiavamo a una temperatura media in Italia fra i 17 e i 20 gradi. Abbiamo consumato gomme invernali viaggiando con parametri di sicurezza inferiori perché c’era il sacro dogma della data di scadenza del 15 aprile, come se fossero yogurt, poi invece dobbiamo cambiarli “manu militari” dal 15 maggio pena sanzioni severe. No questo sistema non ci piace proprio per niente».