Notizie brevi 23/04/2018

«Ci date un passaggio?». Poi lo schianto: vittime 4 giovani

L’incidente a Carrara intorno alle 3.45: due inglesi salgono sull’auto di tre ragazzi al rientro dalla discoteca. Salvo un 19enne. L’auto è finita contro una cancellata

Una notte passata in discoteca, la voglia di tornare presto a casa, la stanchezza, forse qualche bicchiere di troppo. E l’auto, una Lancia Y blu, che si rovescia e si schianta ad altissima velocità contro un muro a Marina di Carrara, pochi metri dal lungomare. Quattro ragazzi muoiono sul colpo, un quinto si salva per miracolo. Perdono la vita Marco Crea, 22 anni di Avenza, e Irene Bellulovich, 19 anni di Marina di Carrara. Un terzo amico, Stefano Bozzini, 19 anni, è ferito ma per i medici è fuori pericolo. È sotto choc, chiede dove sono i suoi amici. Ma tra le lamiere di quella macchina ormai irriconoscibile i vigili del fuoco estraggono a fatica altri due corpi. Sono quelli di due inglesi: Thomas Haycock, 29 anni Oliver Kemp, 35 anni. Da poco lavorano alla fabbrica Nuova Pignone di Carrara e su quella Lancia Y non ci sarebbero dovuti essere. Pare avessero perso per pochi minuti un passaggio di un connazionale e avevano chiesto ai ragazzi italiani, che non conoscevano, se potevano accompagnarli a Marina di Carrara. Uno di loro oggi sarebbe dovuto tornare a Londra a trovare i familiari.

La macchina ribaltata
«La velocità è certamente una delle cause della tragedia», ha spiegato Serafina Di Vuolo, comandante della Polstrada di Carrara, che coordina le indagini. Ma probabilmente non è l’unica. Forse anche l’alcol e la stanchezza sono stati fatali. A stabilirlo saranno le autopsie. Secondo i primi rilievi della polizia stradale l’auto sarebbe uscita da una curva a velocità molto sostenuta, poi avrebbe cominciato a sbandare schiantandosi contro un muro senza che il guidatore potesse frenare. A prestare i primi soccorsi sono stati i residenti di una villetta. Poi è arrivato il 118 ma per quattro dei cinque ragazzi non c’ era più niente da fare. Le due vittime italiane erano molto conosciute a Massa Carrara. Irene era un’ attivista del gruppo Assemblea Permanente e pochi giorni fa aveva partecipato a una manifestazione antimafia. «Amava la vita e la legalità, era sempre pronta ad aiutare gli altri», dicono gli amici.