Il cuoco travolto e ucciso da un ubriaco
CHIETI. Francesco Luciani è stato travolto e ucciso da un ubriaco che ha perso il controllo del suo camion. Aveva un tasso alcolemico 5 volte superiore rispetto al massimo consentito, il marocchino alla guida dell’autocarro che si è schiantato contro la Smart lungo la strada a scorrimento veloce per l’A24. Lo rivelano gli accertamenti eseguiti dalla polizia stradale dopo il frontale di venerdì notte che ha provocato la morte del cuoco di 50 anni in servizio all’ospedale di Pescara, sposato e padre di due figli, uno di 19 e l’altra di 16 anni.
Francesco Luciani
OMICIDIO STRADALE. Adesso, Mohamed Mouchane, 51 anni, residente a Chieti, è accusato di omicidio stradale, guida in stato di ebbrezza e lesioni: rischia una pena fino a 12 anni di carcere. Per ora, non è scattato l’arresto, ma il pm Giancarlo Ciani potrebbe chiedere l’applicazione di una misura di custodia cautelare. Il marocchino è ancora ricoverato nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Pescara: la sua prognosi resta riservata ma non è in pericolo di vita. Ferita anche la ragazza di 26 anni, M.R. di Tocco da Casauria, che si trovava in macchina con Luciani: ha riportato fratture che dovrebbero guarire nel giro di un mese.
IL TESTIMONE. L’incidente sulla strada che corre dietro allo stadio Angelini non ha lasciato scampo a Luciani, chef della ditta Dussman all’ospedale di Pescara: l’impatto avrebbe sbalzato il cuoco fuori dall’auto. I poliziotti della Stradale, guidati dal dirigente Fabio Polichetti, hanno raccolto la testimonianza di un automobilista che seguiva il camion del marocchino: l’automobilista ha raccontato che il mezzo avrebbe iniziato prima a zigzagare e poi, all’uscita di una curva, sarebbe andato dritto invadendo la corsia opposta proprio nel momento in cui arrivava la Smart. Il camion procedeva verso Chieti, la Smart andava verso Brecciarola: un impatto violentissimo tanto che il boato dello scontro si è sentito anche dentro le case della zona.
UBRIACO ALLA GUIDA. Un salto di corsia: secondo il racconto del testimone, l’incidente non avrebbe altra spiegazione. E gli accertamenti eseguiti dalla Stradale non fanno che avvalorare questa testimonianza: il tasso alcolico riscontrato nel sangue del marocchino è stato di 2,40 mentre il limite è 0,50.
L’ADDIO. Un passato da studente all’alberghiero di Villa Santa Maria e un presente da cuoco capace di inventare sculture di frutta, tifoso del Chieti e del Milan. Luciani lascia la moglie Teresa e i figli Michael e Carola. Domani alle 10.30 i funerali nella chiesa di San Francesco Caracciolo al Tricalle.
di Pietro Lambertini
da ilcentro.it
Oltre al dolore per una tragedia che ha colpito, quest’uomo, la sua famiglia, la sua comunità, viene da fare una considerazione. Francesco Luciani non aveva alcuna responsabilità: a CHIUNQUE vada per la strada può capitare – in qualsiasi momento - di ritrovarsi bersaglio. Bersaglio di un proiettile – sotto la forma di un’automobile – che, in un istante, ti colpisce, e ti uccide.
Vino, birra e altri alcolici sono anche questo. (Nota di Alessandro Sbarbada AICAT)