È arrivata anche la condanna in secondo grado per Franko Della Torre, il 33enne residente a Nerviano che il 30 aprile del 2017, alla guida di un'Audi Q7 di proprietà della compagna, si schiantò contro la vettura guidata dal 57enne Livio Chiericati in viale Monza a Milano, passando con il rosso e lasciando poi la vittima dell'impatto in agonia. Chiericati, di Cornaredo, morì poi per le ferite riportate. La Corte d' Appello ha confermato la condanna inflitta in primo grado a 7 anni e 6 mesi di reclusione, come da richiesta del sostituto procuratore generale. Della Torre rispondeva dell'accusa di omicidio stradale, aggravato dalla fuga e dall'omissione di soccorso. Dopo la sentenza di primo grado, per l'uomo erano stati disposti gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico .
Nel corso delle indagini coordinate dal pm Francesco Cajani, una perizia ha accertato che l'uomo al momento dell'impatto viaggiava a una velocità compresa tra i 130 e i 150 chilometri ora e che attraversò a tutta velocità l'incrocio tra viale Monza e via Popoli Uniti quando il rosso era già scattato da 9 secondi, investendo così l'auto di Chiericati.
Della Torre, con precedenti penali per reati contro il patrimonio, dopo lo schianto e un primo accenno di fuga era tornato in macchina per prendere il cellulare, secondo il racconto di un testimone, e poi era scappato a piedi. Secondo la ricostruzione del pm, andò prima a casa a Nerviano e poi in ospedale per farsi curare le ferite riportate: in ospedale venne arrestato dagli agenti.