"Mia figlia non c'è più per le maledette buche di Roma"
“Maledette buche”. Graziella Viviano non si dà pace. È la mamma di Elena Aubry la ragazza di 25 morta sulla via Ostiense domenica 6 maggio. Un incidente drammatico avvenuto all’altezza del Cineland di Ostia.
Immediati i soccorsi ma l’impatto contro il guard rail prima e contro un albero poi non hanno dato scampo alla giovane residente a Monteverde, nella zona dei Colli Portuensi. Sul posto immediatamente si sono recati gli agenti della Polizia Locale del X Gruppo Mare. A loro sono stati affidati i rilievi scientifici che determineranno l’esatto dinamica del sinistro.
Di certo c’è l’asfalto disconnesso, qualche buca è una serie di radici. Potrebbe essere stata questa la causa dell’incidente mortale come successe nel 2016 con Luca Mioizzi, giovane morto sulla via Cristoforo Colombo.
Graziella non lo nasconde: “Elena non c'è più. Per un'inspiegabile e assurda situazione, per un assurdo incidente, per le maledette buche di Roma mia figlia non c'è più. E' andata via con tutta la sua voglia di vivere, i suoi sorrisi, la sua caparbietà e la forza dirompente dei suoi ventisei anni. Vi prego, ricordatela nelle vostre preghiere. Era un cuore generoso e chi l'ha conosciuta lo sa”.
Disperati anche gli amici che sui social postano i loro ricordi. “Tanta complicità, tanto amore. Purtroppo c'è stata anche tanta rabbia. Ma dopo tempo, siamo ritornate anche se solo per poco, le due ragazzine di una volta. Non riesco a capire perché sia successo a te”, scrive Laura. Mentre il fratello Marco, il più grande, scrive un semplice e infinito “ti voglio bene sorella”.
Elena, ex studentessa del liceo Hegel, frequentava l’università di RomaTre. Amava gli sport estremi, oltre la moto anche la passione per il paracadutismo e l’amore per il mare di Ostia che frequentava spesso. Era lì. Stava tornando a Monteverde ma Elena a casa non tornerà mai più.
Ora avranno tutti la coscienza a posto?? Ma è possibile continuare in una situazione simile? (ASAPS)