Senza biglietto sul treno: in dieci aggrediscono controllore e poliziotto
Pugni, calci, sberle e violenza contro un capotreno e un poliziotto libero dal servizio. Nuova aggressione su un treno della linea Milano-Lecco domenica pomeriggio in Brianza.
Un controllore è stato malmenato e accerchiato da una decina di giovani stranieri a bordo del convoglio Milano Porta Garibaldi-Lecco delle 14.52 dopo aver fermato i viaggiatori e aver chiesto loro il biglietto tra le stazioni di Monza e Arcore. Sprovvisti di titolo di viaggio i "portoghesi" sono passati alle mani, colpendo il controllore e tentando anche di rubargli il borsello che aveva con sè. In aiuto dell'addetto è subito intervenuto un poliziotto libero dal servizio della Questura di Lecco che era a bordo del mezzo diretto al lavoro.
I giovani hanno aggredito anche l'agente, 41 anni, colpendolo con calci e pugni e poi sono scesi alla stazione di Carnate facendo perdere le proprie tracce. Proprio qui, su richiesta di intervento inoltrata alla centrale operativa della compagnia dei carabinieri di Vimercate, competenti territorialmente, sono intervenuti gli uomini dell'Arma brianzoli che hanno effettuato alcuni accertamenti e identificato alcuni giovani stranieri presenti in stazione.
Poco dopo alcuni dei ragazzi sarebbero saliti su un altro dei convogli diretti a Lecco e, all'altezza della stazione di Calolziocorte, sono stati nuovamente fermati dalle forze dell'ordine. Questa volta a identificare due dei soggetti presunti autori dell'aggressione è stata la Polfer che ha fermato due stranieri che poco prima erano stati controllati dai carabinieri a Carnate.
Il controllore e l'agente ferito invece hanno proseguito la corsa fino a Lecco dove il 41enne è stato soccorso da una ambulanza e trasferito in codice giallo in ospedale per le medicazioni.
Due aggressioni domenica 6 maggio
Sempre domenica, ma poco prima delle 7 di mattina, un'altra aggressione a bordo di un treno, stavolta un Malpensa Express partito da Milano Centrale: all'altezza di Saronno la capotreno di 31 anni è stata picchiata da una donna rom che non aveva il biglietto. La 31enne è finita in ospedale, mentre il treno è stato fermato a Rescaldina e non ha più proseguito la corsa.
Trenord: "Sicurezza implementata"
"Altre 18 guardie particolari giurate da oggi entrano in servizio sui treni Trenord, per tutelare la tranquillità del viaggio di clienti e personale, e nei principali depositi, per il presidio dei convogli. Ingaggiate dall’azienda di trasporto ferroviario, le guardie hanno conseguito l’abilitazione a operare a bordo treno grazie a un esame sostenuto presso la Prefettura di Milano", spiega in una nota Trenord, dopo i recenti fatti di cronaca.
Con i nuovi ingressi, sale a 90 il numero delle guardie a servizio di Trenord che effettuano scorte straordinarie sui treni e nei principali depositi. Linee ferroviarie, luoghi e orari di maggiore necessità sono definiti e costantemente aggiornati grazie a un monitoraggio quotidiano effettuato da Trenord attraverso il Focal Point Security, che vede la partecipazione attiva del personale di bordo, in stretta collaborazione con gli organi istituzionali e di Polizia Ferroviaria.
L’introduzione di guardie particolari giurate è una delle azioni per la sicurezza messe in atto da Trenord. Fra le altre, si cita l’accordo con l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU), che ha previsto per tutti i clienti la possibilità di ricorrere con un servizio dedicato al Numero Unico d’Emergenza Europeo 112 – richiamato anche a bordo dei treni da vetrofanie applicate sui finestrini – per le richieste di intervento a Forze dell’Ordine, Soccorso tecnico e Soccorso sanitario. L’accordo ha inoltre portato a un collegamento diretto tra l’App Trenord e l’app Where are U di AREU. A questa iniziativa si aggiungono il lavoro di ricognizione ed efficientamento delle telecamere a bordo e l’allestimento al centro dei treni Coradia e TSR di una carrozza “Safe&Quiet On Board” – anch’essa videosorvegliata e con tre pulsanti di emergenza – con l’obiettivo di assicurare un miglior presidio dei posti a sedere occupati.
I nuovi “impavidi eroi”... (ASAPS)