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Notizie brevi 12/11/2004

Rimini - Salone Internazionale della sicurezza stradale Bene la patente a punti ma la battaglia non è ancora vinta. Ancora 136 morti al giorno nell’Ue. Max Mosley: deve crescere la domanda di sicurezza. Servono misure forti e razionali

 

Rimini
Salone Internazionale della sicurezza stradale

Bene la patente a punti ma la battaglia non è ancora vinta.
Ancora 136 morti al giorno nell’Ue.
Max Mosley: deve crescere la domanda di sicurezza. Servono misure forti e razionali

Giornata di inaugurazione al 2° Salone Internazionale della sicurezza stradale a Rimini.
E’ stato il presidente dell’ACI Franco Lucchesi a fare gli onori di casa e a sottolineare che la sicurezza stradale è salita finalmente in alto nell’agenda politica del Paese, me che dopo la patante a punti, di cui ha riconosciuto l’efficacia, il cammino verso una maggiore sicurezza stradale è ancora lungo, per questo il Salone diventerà un appuntamento fisso e sarà il momento di confronto fra quanti si occupano, su posizioni diverse, della sicurezza stradale.
Dopo i saluti di rito dei rappresentanti del comune di Rimini e del presidente della Provincia Ferdinando Fabbri è stata la volta di David Ward, direttore generale della FIA Foundation, il quale ha esordito sottolineando come a causa degli incidenti stradali ogni giorno nell’Ue perdono la vita ancora 136 persone. Molte di queste morti secondo Ward potrebbero essere evitate. Quando si parla di mobilità si pensa all’auto per raggiungere il lavoro, per portare i bambini a scuola, per il trasporto di merci. La sicurezza viene in mente solo dopo. Alla sicurezza bisogna invece pensare prima.
Un aiuto importante può venire anche dall’economia, in termini di domanda e offerta. Sappiamo bene cosa offrire per una maggiore sicurezza: auto e strade più sicure e leggi più adeguate.
Il vero problema però consiste nel fatto che non esiste una sufficiente domanda di sicurezza per tutto quello che possiamo offrire. Secondo le tesi di Keines per migliorare la crescita della società bisogna incrementare la domanda. Quindi vanno stimolati gli incentivi alla crescita. Lo stesso principio, secondo Ward andrebbe applicato per le sicurezza. L’esempio viene dalla FIA Foundation. Si pensi al sistema EuronCap, che classifica le auto più sicure. E’ uno stimolo per i costruttori a costruire auto sempre più sicure. Ne derivano informazioni precise ai consumatori. Una interessante esperienza nata nel 1997, i costruttori si impegnavano per ottenere risultati sempre migliori. Allora solo un costruttore raggiunse le 4 stelle. Oggi numerosi costruttori raggiungono con diversi modelli le 5 stelle. Sta nascendo un nuovo programma denominato EuroRap, che valuta il grado di sicurezza delle strade. Un incentivo per i costruttori a migliorare le strutture.
Secondo il direttore della FIA Foundation sarebbe bello che all’interno dell’Ue si realizzasse un circolo vizioso. L’Ue dovrebbe sollecitare gli stati a mettersi in discussione a gareggiare fra loro per una migliore sicurezza. Si potrebbe poi realizzare una classifica fra Stati delle strade più sicure.
E’ poi intervenuto Max Mosley, residente della FIA, il quale si è posto subito la domanda di come incentivare la domanda di sicurezza stradale.
Mosley ha ripercorso la sua carriera e ha ricordato che quando fu eletto presidente della FIA, da 10 anni non accadevano incidenti gravi in F1, per cui era impossibile parlare di sicurezza in pista. Mosley era però del parere che quello sport sarebbe diventato sempre più pericoloso. Arrivò il terribile 1994 con i tragici incidenti con 2 morti a Imola (uno dei due era Senna). Un altro grave incidente si verificò 15 giorni dopo a Manaco. Si scatenò una reazione sproposita con molte richieste di eliminare la F1. Questi incidenti crearono però la possibilità e lo stimolo per realizzare formule estreme. Era cresciuta la domanda di sicurezza.
Per la sicurezza sulla strada normale non si riesce a creare una forte richiesta di maggior sicurezza anche con misure estreme.
Lo scorso anno al primo Salone di Verona il presidente della FIA evidenziò come anche negli USA esisteva questi contrasto con aree a forte domanda di sicurezza e altre con deboli richieste.
L’11 settembre 2001 persero la vita sulle Towers circa 3.000 persone. Tante quante ne muoiono in circa 3 settimane per incidenti stradali negli States. Tutto il mondo si mobilitò per i 3.000 morti delle Towers, nessuno muove un dito per i 3.000 in 3 settimane sulla strada.
Perché accade? Semplice, perché c’è forte domanda di sicurezza per il terrorismo, non altrettanto per la sicurezza stradale. La situazione è talmente grave che si deve comunque fare qualcosa. Secondo Mosley, lo deve fare la leader ship politica. Due esempi evidenti sono stati la Francia e l’Italia.
Mosley ha definito spettacolare la presa di posizione del presidente francese Chirac, che si è impegnato in prima persona su questo tema, richiedendo una forte reazione dello Stato con risultati assolutamente incoraggianti. Meno 20% degli incidenti in 18 mesi. In Italia è accaduto qualcosa di simile dopo la presa di posizione del Presidente del Consiglio.
La FIA dovrà, secondo il suo presidente, chiedere alla leader ship dei politici di assumere su di sé la responsabilità di richieste e misure forti e razionali per affrontare questo drammatico problema.
Il Senatore Mauro Fabris Presidente del comitato scientifico della Fondazione per la sicurezza stradale, ha evidenziato come l’Ue non sia riuscita sino ad oggi a darsi regole comuni sulla mobilità. In Italia, Paese che ha il più alto rapporto di auto e abitanti 750/1000, negli ultimi 10 anni sono state cambiate per 46 volte le norme del codice della strada.
I pur positivi risultati del dopo PaP con -14,55 dei sinistri e 863 vite risparmiate, contrastano con un incremento del 18% delle violazioni per la velocità del 13 % per guida in stato di ebbrezza e del 6% per uso di sostanze.
Misure molto più severe in Francia, dove in caso di guida senza patente si paga con la reclusione fino a 2 anni e 2.500 euro di multa. Pene più severe e corsi per recupero punti più severi.
Vanno incrementate le pene per ebbrezza da alcool e stupefacenti. Serve una rivoluzione culturale che dia la percezione esatta della gravità dei comportamenti.
In conclusione di giornata ha portato il suo saluto il Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Mario Tassone, che ha evidenziato come la PaP abbia portato risultati apprezzabili, ma bisogna andare avanti, con provvedimenti di carattere legisltavo. Secondo il Vice Ministro il CdS, andrebbe accorpato in 60-70 articoli. Il resto andrebbe inserito in un Regolamento. Si dovrà modificare il sistema di rilascio delle patenti. Dare una patente è come dare un porto d’armi, vanno quindi modificati anche i metodi di accertamento delle capacità di guida. Vanno fatte funzionare poi meglio le Commissioni Mediche, con interventi più efficaci anche sull’analisi degli aspetti psicologici e dei fattori legati all’alcool, alle droghe con anamnesi delle patologie.
Serve maggiore forza, maggiore impegno come sollecitano tante associazioni. Il Salone deve diventare fattore formativo, però tutti devono attivarsi, famiglia, scuola, volontariato.



Venerdì, 12 Novembre 2004
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