Giornata
di inaugurazione al 2° Salone Internazionale della sicurezza
stradale a Rimini.
E’ stato il presidente dell’ACI Franco Lucchesi a
fare gli onori di casa e a sottolineare che la sicurezza stradale
è salita finalmente in alto nell’agenda politica del Paese,
me che dopo la patante a punti, di cui ha riconosciuto l’efficacia,
il cammino verso una maggiore sicurezza stradale è ancora lungo,
per questo il Salone diventerà un appuntamento fisso e sarà
il momento di confronto fra quanti si occupano, su posizioni diverse,
della sicurezza stradale.
Dopo i saluti di rito dei rappresentanti del comune di Rimini e del
presidente della Provincia Ferdinando Fabbri è stata la volta
di David Ward, direttore generale della FIA Foundation, il
quale ha esordito sottolineando come a causa degli incidenti stradali
ogni giorno nell’Ue perdono la vita ancora 136 persone. Molte
di queste morti secondo Ward potrebbero essere evitate. Quando si
parla di mobilità si pensa all’auto per raggiungere il
lavoro, per portare i bambini a scuola, per il trasporto di merci.
La sicurezza viene in mente solo dopo. Alla sicurezza bisogna invece
pensare prima.
Un aiuto importante può venire anche dall’economia, in
termini di domanda e offerta. Sappiamo bene cosa offrire per una maggiore
sicurezza: auto e strade più sicure e leggi più adeguate.
Il vero problema però consiste nel fatto che non esiste una
sufficiente domanda di sicurezza per tutto quello che possiamo offrire.
Secondo le tesi di Keines per migliorare la crescita della società
bisogna incrementare la domanda. Quindi vanno stimolati gli incentivi
alla crescita. Lo stesso principio, secondo Ward andrebbe applicato
per le sicurezza. L’esempio viene dalla FIA Foundation. Si pensi
al sistema EuronCap, che classifica le auto più sicure. E’
uno stimolo per i costruttori a costruire auto sempre più sicure.
Ne derivano informazioni precise ai consumatori. Una interessante
esperienza nata nel 1997, i costruttori si impegnavano per ottenere
risultati sempre migliori. Allora solo un costruttore raggiunse le
4 stelle. Oggi numerosi costruttori raggiungono con diversi modelli
le 5 stelle. Sta nascendo un nuovo programma denominato EuroRap, che
valuta il grado di sicurezza delle strade. Un incentivo per i costruttori
a migliorare le strutture.
Secondo il direttore della FIA Foundation sarebbe bello che all’interno
dell’Ue si realizzasse un circolo vizioso. L’Ue dovrebbe
sollecitare gli stati a mettersi in discussione a gareggiare fra loro
per una migliore sicurezza. Si potrebbe poi realizzare una classifica
fra Stati delle strade più sicure.
E’ poi intervenuto Max Mosley, residente della FIA, il
quale si è posto subito la domanda di come incentivare la domanda
di sicurezza stradale.
Mosley ha ripercorso la sua carriera e ha ricordato che quando fu
eletto presidente della FIA, da 10 anni non accadevano incidenti gravi
in F1, per cui era impossibile parlare di sicurezza in pista. Mosley
era però del parere che quello sport sarebbe diventato sempre
più pericoloso. Arrivò il terribile 1994 con i tragici
incidenti con 2 morti a Imola (uno dei due era Senna). Un altro grave
incidente si verificò 15 giorni dopo a Manaco. Si scatenò
una reazione sproposita con molte richieste di eliminare la F1. Questi
incidenti crearono però la possibilità e lo stimolo
per realizzare formule estreme. Era cresciuta la domanda di sicurezza.
Per la sicurezza sulla strada normale non si riesce a creare una forte
richiesta di maggior sicurezza anche con misure estreme.
Lo scorso anno al primo Salone di Verona il presidente della FIA evidenziò
come anche negli USA esisteva questi contrasto con aree a forte domanda
di sicurezza e altre con deboli richieste.
L’11
settembre 2001 persero la vita sulle Towers circa 3.000 persone. Tante
quante ne muoiono in circa 3 settimane per incidenti stradali negli
States. Tutto il mondo si mobilitò per i 3.000 morti delle
Towers, nessuno muove un dito per i 3.000 in 3 settimane sulla strada.
Perché
accade? Semplice, perché c’è forte domanda di sicurezza
per il terrorismo, non altrettanto per la sicurezza stradale. La situazione
è talmente grave che si deve comunque fare qualcosa. Secondo
Mosley, lo deve fare la leader ship politica. Due esempi evidenti
sono stati la Francia e l’Italia.
Mosley
ha definito spettacolare la presa di posizione del presidente francese
Chirac, che si è impegnato in prima persona su questo tema,
richiedendo una forte reazione dello Stato con risultati assolutamente
incoraggianti. Meno 20% degli incidenti in 18 mesi. In Italia è
accaduto qualcosa di simile dopo la presa di posizione del Presidente
del Consiglio.
La
FIA dovrà, secondo il suo presidente, chiedere alla leader
ship dei politici di assumere su di sé la responsabilità
di richieste e misure forti e razionali per affrontare questo drammatico
problema.
Il
Senatore Mauro Fabris Presidente del comitato scientifico della
Fondazione per la sicurezza stradale, ha evidenziato come l’Ue
non sia riuscita sino ad oggi a darsi regole comuni sulla mobilità.
In Italia, Paese che ha il più alto rapporto di auto e abitanti
750/1000, negli ultimi 10 anni sono state cambiate per 46 volte le
norme del codice della strada.
I
pur positivi risultati del dopo PaP con -14,55 dei sinistri e 863
vite risparmiate, contrastano con un incremento del 18% delle violazioni
per la velocità del 13 % per guida in stato di ebbrezza e del
6% per uso di sostanze.
Misure
molto più severe in Francia, dove in caso di guida senza patente
si paga con la reclusione fino a 2 anni e 2.500 euro di multa. Pene
più severe e corsi per recupero punti più severi.
Vanno
incrementate le pene per ebbrezza da alcool e stupefacenti. Serve
una rivoluzione culturale che dia la percezione esatta della gravità
dei comportamenti.
In
conclusione di giornata ha portato il suo saluto il Vice Ministro
delle Infrastrutture e Trasporti Mario Tassone, che ha evidenziato
come la PaP abbia portato risultati apprezzabili, ma bisogna andare
avanti, con provvedimenti di carattere legisltavo. Secondo il Vice
Ministro il CdS, andrebbe accorpato in 60-70 articoli. Il resto andrebbe
inserito in un Regolamento. Si dovrà modificare il sistema
di rilascio delle patenti. Dare una patente è come dare un
porto d’armi, vanno quindi modificati anche i metodi di accertamento
delle capacità di guida. Vanno fatte funzionare poi meglio
le Commissioni Mediche, con interventi più efficaci anche sull’analisi
degli aspetti psicologici e dei fattori legati all’alcool, alle
droghe con anamnesi delle patologie.
Serve
maggiore forza, maggiore impegno come sollecitano tante associazioni.
Il Salone deve diventare fattore formativo, però tutti devono
attivarsi, famiglia, scuola, volontariato.