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In
acqua la velocità è il suo "dovere".
Sulla strada no. Michael Phelps, campione di nuoto, è
stato arrestato per guida in stato di ubriachezza e mancato
rispetto dei segnali di stop.Insomma ha dimostrato di avere
una certa dimistichezza anche con l’alcol oltre che, ovviamente
con l’acqua.
Il 19enne nuotatore statunitense, 6 volte
olimpionico, è stato portato dagli agenti della Stradale
in una caserma del Maryland e ha dovuto passare la notte in
cella. "Ho fatto un errore" si è scusato il
campione. "Volevo solo esprimere i miei sentimenti..."
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L’episodio
risale alla sera di giovedì scorso e si è verificato a
Salisbury, nel Maryland, ma la polizia locale ha reso noto l’accaduto
solamente ieri. Phelps, ha passato una notte in cella ed è
tornando in libertà il mattino seguente con la duplice accusa
di non aver rispettato un segnale di stop nè una restrizione
indicata dalla sua patente di guida, è comunque uscito indenne
dall’avventura e se l’è cavata, almeno di fronte ai suoi fan,
con qualche parola di scusa. Salutando il pubblico del M&T Bank
Stadium di Baltimora (sua città natale) in occasione della partita
di NFL tra i locali Ravens e i Cleveland Browns, ha detto: "Mi
dispiace. So che salire in macchina con dell’alcol in corpo è
pericoloso, sbagliato e inaccettabile". Il campione, in modo intelligente,
si è dimostrato contrito. L’importante è che non conceda
il bis.
Certo, dagli States impariamo sempre qualcosa, come il fatto che là
per una cosa del genere si può andare anche in galera, in Italia
si rimane fuori per gesta molto peggiori.
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