Sicurezza stradale, aumentano le vittime per distrazione. Ecco l'App che blocca lo smartphone quando si guida
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Roma - Parlare al telefono in auto, guardare un sito Internet, rispondere ai messaggi distogliendo lo sguardo dalla guida. Sono le cause principali degli incidenti più gravi sulle strade italiane. In base ai dati Istat, nel 2016 il numero di incidenti imputabili alla guida distratta è stato di oltre 36 mila casi, pari a circa il 16,2% degli incidenti stradali. Adesso l'Anas (Gruppo Fs Italiane) in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato ha varato l'app "Guida e basta" per sensibilizzare gli utenti della strada a essere prudenti e concentrati mentre si è al volante.
L'applicazione, disponibile per Ios e Android, consente di impostare il proprio cellulare sulla modalità di guida, con la possibilità di inoltrare a un gruppo di contatti “preferiti” un messaggio per comunicare loro che ci si sta per mettere in viaggio e che per tutta la durata di tempo selezionata non sarà possibile rispondere al telefono. L’app, infatti, blocca l’accesso alle impostazioni e consente, durante la sosta, di inviare la propria posizione geografica in modo da tenere aggiornati i contatti preferiti sull’andamento del viaggio.
E' una delle novità principali annunciate nell'ambito della nuova campagna per la sicurezza stradale 2018. Il numero delle vittime sulle strade, secondo l'Istat, nel 2016 aveva finalmente registrato una battuta d’arresto, con 145 deceduti in meno rispetto al 2015. Nel 2017, però, Polizia e Carabinieri hanno rilevato una preoccupante inversione di tendenza con un aumento degli incidenti mortali dell’1,4% (22 in più del 2016, da 1.547 a 1.569) e, soprattutto, delle vittime del 2,7% (45 deceduti in più, da 1.665 a 1.710).
Sono aumentate anche le infrazioni, dovute all’uso improprio dello smartphone: 65.104 quelle commesse nel 2017 per il mancato utilizzo di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, il 7,1% in più rispetto al 2016. Per queste ragioni Anas, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Polizia hanno deciso di tornare a focalizzare l’attenzione sui pericoli legati all’utilizzo dello smartphone mentre si è alla guida. L’obiettivo è quello di far percepire come i comportamenti scorretti o che sono diventati consuetudini spesso consolidate, rappresentino invece un pericolo per se stessi e per gli altri quando si è alla guida.
“Anas – ha spiegato l’Amministratore delegato Gianni Vittorio Armani – è costantemente impegnata nell’assicurare la sicurezza di chi è in viaggio. Dal 2015 abbiamo avviato un vasto programma di manutenzione programmata destinando a essa il 45% delle risorse. Oggi, rispetto a due anni fa, abbiamo aumentato la spesa di oltre il 50% con l’obiettivo di far crescere il livello di sicurezza e comfort di guida degli utenti. Purtroppo questo non basta: oltre il 90% degli incidenti derivano dal comportamento del guidatore e, come mostrano i dati degli ultimi anni, tra le cause che mettono a rischio la sicurezza di chi guida c’è soprattutto la distrazione. Per questo organizziamo campagne di informazione per promuovere la cultura della sicurezza: è fondamentale far capire che è indispensabile una maggiore attenzione mentre si guida e il rispetto delle regole del Codice della Strada”.
Per il direttore del Servizio Polizia Stradale Giovanni Busacca, “quando parliamo di sicurezza stradale non possiamo prescindere dall’analisi delle cause che la insidiano: alle tradizionali fonti di pericolo come la velocità, la guida sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, si aggiungono oggi nuovi comportamenti rischiosi, come la distrazione e in particolare l’utilizzo dello smartphone alla guida. Gli smartphone oggi ci connettono costantemente al mondo con sistemi di messaggerie, piattaforme social, selfie scattati mentre si è alla guida: tutte operazioni che impediscono di mantenere lo sguardo sulla strada e le mani sul volante, interferendo pericolosamente sui tempi di reazione e sull’attenzione dei conducenti, con rischi elevatissimi per la sicurezza di tutti gli utenti della strada”.
Sono diversi gli studi che hanno esaminato gli effetti dell’utilizzo del cellulare o smartphone durante la guida ed emergono dati significativi: scrivere un messaggio equivale a 10 secondi di distrazione e a percorrere 300 metri senza guardare la strada, fare un selfie distrae dalla guida per 14 secondi; per consultare un social network ci vogliono 20 secondi (a 100km/h significa percorrere cinque campi da calcio al buio); il rischio di incidente per chi utilizza il cellulare o smartphone durante la guida è fino a 4 volte superiore rispetto a chi non ne fa uso; i tempi di reazione di chi guida e contemporaneamente usa un dispositivo elettronico si riducono del 50%; per fermare il proprio veicolo mentre si sta parlando al telefono con il cellulare o smartphone in mano occorrono 39 metri a fronte di 8 se invece si usa auricolare o kit vivavoce (in sostanza 31 metri in più); usare un dispositivo elettronico abbassa la soglia di attenzione rendendola simile a quella di chi guida con un tasso alcolemico di 0,8 g/litro (il limite è 0,5).
L’articolo 173 vieta di usare cellulari o smartphone alla guida, anche per mandare sms. Si può telefonare solo usando l'auricolare. Chi vìola queste disposizioni è soggetto a sanzione amministrativa da 161 a 646 euro e alla decurtazione di 5 punti patente.
Lo spot della campagna “Quando guidi #GUIDAeBASTA”, della durata di circa 30 secondi, sarà pubblicato anche sui profili social Anas Spa (@stradeanas) Facebook, Instagram e Twitter e sul canale Youtube. Tutte le informazioni sulla campagna “Quando guidi #GUIDAeBASTA” sono disponibili alla pagina guidaebasta.it