AZIONE
DI CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’
A NAPOLI (PUNTO DI SITUAZIONE)
L’azione di contrasto posta in essere dalle Forze di polizia
presenta note di notevole positività, già a partire
dall’anno 2002, confermate anche dai risultati conseguiti nel
2003.
Per nessuna altra provincia italiana è stato infatti profuso
uno sforzo in termini di risorse umane e materiali paragonabile a
quello che il Governo ha posto in essere per Napoli. Ingenti, infatti,
sono state le risorse finanziarie dedicate a questo difficile fronte
di lotta al crimine. E i risultati non hanno tardato ad arrivare.
In quest’ultimo anno hanno fatto registrare valori in crescita
i principali trend di riferimento connessi all’attività
di contrasto al crimine in termini di persone denunciate ed arrestate,
al settore del contrasto al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti
(in termini di reati denunciati e quantitativi di stupefacenti sequestrati),
alle attività di controllo del territorio (in termini di persone
identificate ed autovetture controllate ai posti di blocco) ed alle
attività di prevenzione.
La positiva azione di contrasto è proseguita anche nel periodo
gennaio - giugno 2004, semestre in cui sono stati confermati i favorevoli
trend già rilevati nell’anno precedente cui si sono aggiunti
anche quelli relativi all’intera attività antidroga e
all’attività preventiva connessa alla irrogazione di misure
della sorveglianza speciale della p.s.. Più in particolare:
· l’attacco ai gruppi criminali del napoletano, ha
consentito di disarticolare, nel 2003, 133 associazioni per delinquere
di stampo mafioso e di criminalità comune (+141,33% rispetto
all’anno precedente), con il perseguimento di 1.339 persone (con
un incremento superiore al 125% rispetto al 2002). Nel periodo gennaio-giugno
2004 ne sono state scoperte altre 47, con il coinvolgimento di 529
persone;
· per quanto attiene alle persone denunciate, nel 2003
sono state 30.233 (+15,76% rispetto al 2002), di cui 10.883 in stato
di arresto (+8,52%). Nel periodo gennaio - giugno 2004 le persone
denunciate sono state, viceversa, 16.432 (+9,26% rispetto al medesimo
periodo del precedente anno), di cui 5.897 in stato di arresto (+10,9%);
· i latitanti pericolosi tratti in arresto nel 2003 e
fino al 20 ottobre 2004 sono stati 67 (23 dei quali catturati fuori
dalla provincia di nascita). Uno di essi, Mallardo Francesco era inserito
nel “Programma Speciale di Ricerca dei 30 latitanti più
pericolosi” mentre un altro, Cacciapuoti Luigi, era inserito
nel “Opuscolo dei 500”;
· per quanto attiene all’attività di contrasto
al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, nel 2003 sono
state registrate 1.816 denunce per delitti inerenti il traffico, la
produzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti (+31,78% rispetto
al 2002), con il deferimento di 1.605 persone, di cui 1.393 in stato
di arresto. Nello stesso anno sono stati sequestrati 1.611,48 kg di
sostanze stupefacenti (+0,49%). Nel periodo gennaio - giugno 2004
le denunce per delitti inerenti il traffico, la produzione e lo spaccio
di sostanze stupefacenti sono state 801, con il deferimento di 756
persone (+6,03%), di cui 706 in stato di arresto (+17,08%) e sono
stati sequestrati 165,61 kg. di sostanze stupefacenti;
· sul versante della lotta alle estorsioni nel 2003 sono
state denunciate 357 persone (+20,20%). Nel periodo gennaio - giugno
2004 le persone denunciate sono state 177;
· per quanto riguarda il contrasto alle attività
usurarie le persone denunciate nel 2003 sono state 88 di cui 37 in
stato di arresto. Nel periodo gennaio -giugno 2004 ne sono state denunciate
altre 25 di cui 14 in stato di arresto;
· l’azione della criminalità organizzata di
tipo mafioso non ha risparmiato gli Organi amministrativi locali la
cui attività funzionale e decisionale è stata fatta,
talora, oggetto di condizionamento per favorire le iniziative dei
gruppi criminali nel campo delle attività economiche lecite.
A tali pressioni ha fatto riscontro l’attività di contrasto
che si è sostanziata nello scioglimento per infiltrazione mafiosa
dei consigli comunali di Frattamaggiore e San Paolo Belsito (5.11.2002)
e Marano di Napoli (23.7.2004). Inoltre, nel mese di febbraio 2004,
il Ministro dell’Interno ha disposto l’accesso ispettivo
presso il comune di Pozzuoli (NA). Nel successivo mese di aprile il
Ministro ha disposto anche l’accesso ispettivo presso il comune
di Pomigliano D’Arco (NA).
· l’impianto investigativo e preventivo è
stato, infine, costantemente supportato da incessanti attività
di controllo del territorio poste in essere dalle Forze di polizia
territoriali cui è stato dato costante ausilio anche con l’utilizzo
dei reparti specializzati di tutte le Forze di polizia destinati al
pattugliamento ed alla vigilanza sul territorio. Nel 2003 sono state
controllate, in totale, 1.718.540 persone (+14,18% rispetto al 2002)
e 847.535 automezzi (+9,06%). Nel periodo gennaio - giugno 2004 le
persone controllate sono state 933.339 (+16,06% rispetto al corrispondente
periodo del precedente anno) e 470.012 gli automezzi (+14,23%).
L’ordinario dispositivo di controllo del territorio si è
avvalso anche dell’ausilio costante del Reparto Prevenzione Crimine
Campania della Polizia di Stato che ha operato nella provincia dal
1° gennaio al 30 settembre 2004 con l’impiego complessivo
di 7.071 equipaggi per un totale di 21.213 unità;
· nella provincia di Napoli é stata attuata, nel
2002, la prima e la seconda fase di una operazione di controllo del
territorio e di contrasto ai reati attinenti alla prostituzione ed
allo spaccio di stupefacenti ed all’immigrazione clandestina
denominata “Operazione Alto Impatto”. L’operazione è
proseguita anche nel 2003 per contrastare l’emergenza della criminalità
di strada. A tal fine sono stati inviati nella provincia di Napoli,
fino al 10 luglio 2003, 1.000 uomini delle tre Forze di polizia, ridotti
progressivamente fino al termine dell’operazione avvenuta il
29 febbraio 2004, che aggiungendosi alle forze già presenti,
hanno consentito un controllo più penetrante e capillare del
territorio. Nel periodo compreso fra il 10 maggio 2003 ed il termine
delle operazioni, il personale operante ha controllato 879.489 persone
e 501.603 autoveicoli; ha segnalato alla a.g. 11.101 persone traendone
in arresto 7.982. Nel contesto delle attività sono stati sequestrati,
tra l’altro, 19.649 veicoli, 476 armi da sparo e 12.171 armi
di altro tipo oltre a 23.000 munizioni;
· per il contrasto al fenomeno dello sfruttamento della
prostituzione di matrice extracomunitaria e dell’abusivismo commerciale,
che vedono il frequente coinvolgimento di cittadini stranieri clandestini,
è stata attivata l’“Operazione Vie libere" che
si è svolta in otto fasi (dal 7 al 14 agosto 2002, dal 13 al
27 settembre 2002, dal 2 al 25 ottobre 2002, dal 27 al 13 dicembre
2002, dal 9 al 24 gennaio 2003, dal 14 febbraio al 14 marzo 2003,
dal 28 aprile al 23 maggio 2003, dal 18 settembre al 10 ottobre 2003,
dal 26 novembre al 19 dicembre 2003, dal 12 al 30 gennaio 2004 e dal
3 marzo al 9 aprile 2004). Sono stati applicati moduli di investigazione,
finalizzati ad una più veloce e penetrante azione sul territorio
a mirati servizi di controllo su strada e perquisizioni in quei luoghi
ove si ritiene che si compiano le cennate attività illecite;
· nel corso del 2003 nella città di Napoli è
stata anche completata la sperimentazione del “poliziotto/carabiniere
di quartiere”;
· il 30 aprile 2003 è stata compiuta, in sede di
Comitato Provinciale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, una pianificazione
dei servizi di controllo del territorio espletati dalle Forze di polizia,
che ha consentito di distribuire, in maniera razionale e capillare
sul territorio, le risorse interforze, evitando sovrapposizioni e
duplicazioni. In tale contesto è stato richiesto un efficace
impegno della Polizia Municipale per il presidio di alcuni punti critici
e per l’intensificazione della attività di contrasto all’abusivismo
commerciale. Sono state individuate 9 aree ad alto rischio, sotto
il profilo dell’incidenza di scippi e rapine, che vengono presidiate
sistematicamente dalla Polizia di Stato (6 aree) e dai Carabinieri
(3 aree), secondo una pianificazione settimanale;
· innovazioni tecnologiche a supporto dell’attività
di controllo del territorio. L’ausilio delle più moderne
tecnologie ha contribuito a migliorare l’azione di controllo
del territorio permettendo, peraltro, di ottimizzare l’impiego
delle risorse umane. La rimodulazione di tali servizi in argomento,
infatti, si è avvalso di un piano di rafforzamento dei sistemi
di “intelligence”, trasfusa nella realizzazione del “Sistema
Integrato per il Controllo del Territorio” inserito nel Programma
Operativo “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia”.
In proposito sono state attuate le seguenti iniziative:
1. interconnessione delle Sale operative delle Forze di polizia
grazie alla quale si possono radiolocalizzare e visualizzare, a condizione
di reciprocità, le pattuglie dislocate sul territorio consentendo
un interscambio informativo sugli eventi gestiti e sulle attività
esercitate, nonché l’elaborazione di quadri situazionali
finalizzati al costante aggiornamento delle strategie di controllo
del territorio e di intervento;
2. sotto altro profilo la tecnologia ha reso disponibili strumenti
anche per il controllo mirato di aree ove più facilmente si
verificano episodi criminosi. Al riguardo, d’intesa con l’Amministrazione
Comunale, sono state installate nelle zone cittadine centrali “a
rischio” sotto il profilo criminale, apparecchiature di video-sorveglianza
collegate alla Sala operativa della Questura;
3. per incrementare l’efficienza di questo sistema, il 9
gennaio 2003 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa
tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed il Comune di Napoli
per la realizzazione e la gestione di un “progetto pilota a carattere
sperimentale per la videosorveglianza ed il videomonitoraggio di altre
particolari aree della città”. Il nuovo sistema, gestito
dalle Centrali Operative delle Forze di Polizia, prevede che vengano
sottoposte a videosorveglianza (con 7 telecamere ad alta definizione)
e videomonitoraggio (con 2 telecamere) zone della città meritevoli
di particolare attenzione per la sicurezza dei cittadini e per l’importanza
delle arterie stradali per i flussi di traffico in entrata verso la
città. Finora sono state installate 36 telecamere digitali
mobili, di cui 16 di proprietà della Questura e 20 del Comune;
4. il sistema operativo ha reso possibile una maggiore percezione
collettiva della sicurezza, tanto da produrre ulteriori richieste
da parte di Associazioni cittadine di categoria per la progettazione
di analoghi sistemi di sicurezza. Sono state così raggiunte
dalla Questura intese specifiche con l’ASCOM per l’installazione
di sistemi di protezione passiva antirapina e per la prevenzione delle
altre tipologie di reato che più frequentemente danneggiano
gli esercizi commerciali. Si tratta di un sistema aggiuntivo di video-sorveglianza
attraverso telecamere installate presso esercizi commerciali, in città
e provincia che, in caso di allarme rapina, si attivano con segnale
acustico su un computer funzionante nella Sala operativa della Questura,
consentendo agli operatori di vedere e registrare in diretta l’azione
delittuosa;
· iniziative di sicurezza “partecipata”. Nel
quadro delle strategie di contrasto al crimine vanno annoverate le
iniziative di partecipazione sociale finalizzate a creare sinergie
tra Enti statuali e locali comunque interessati alla sicurezza pubblica.
Espressione di ciò sono specifici strumenti, già attuati,
volti ad incentivare le attività produttive ed occupazionali
ed a garantire la tutela della sicurezza pubblica ai fini dello sviluppo
delle economie locali. In particolare:
Alla data del 30 settembre 2004, le Forze di polizia effettive
(i dati non comprendono le forze impiegate in servizi tecnico-logistici,
amministrativi, addestrativi ecc.) sono presenti sul territorio provinciale
con:
la Polizia di Stato
6.205 operatori
l’Arma dei Carabinieri 4.068
operatori
la Guardia di Finanza 2.687
operatori
per un totale di
12.960
Il rapporto operatore/popolazione, per la provincia, risulta essere
pari a 1/238 (per l’Italia 1/254).