Per
oltre un’ora è stata una vera caccia all’uomo
Ai primi soccorritori sembrava morto
Invece dopo lo schianto si è addormentato incurante del trambusto
che aveva intorno.
Sul posto tre pattuglie dei carabinieri e i sanitari del 118
Ha tamponato due auto e seminato il panico, alla fine si è
schiantato contro un guardrail
Ubriaco contromano sulla superstrada
PORTO SAN GIORGIO - Un giovane ubriaco alla guida di una berlina scura
targata Reggio Emilia ha seminato il panico ieri notte tra Fermo e
Porto San Giorgio.
Dopo aver tamponato contro due macchine posteggiate nei pressi della
casa di cura Villa Verde e averne danneggiate altre vicino alla stazione
dei carabinieri di Fermo si è diretto a tutta velocità
verso la superstrada che collega la città capoluogo alla riviera.
Ed è stato il caos.
Il giovane ha infatti percorso come un folle più di due chilometri
contromano in direzione mare sotto una pioggia battente. Chi arrivava
da Porto San Giorgio ed era diretto a Fermo si è visto davanti
questo bolide impazzito che sbandava, suonava, lampeggiava.
E’ stato tutto uno sterzare, frenare, zigzagare per evitarlo,
per tentare di non tamponare e provocare incidenti. Fortunatamente
- ma ben poteva andare diversamente - tutte le auto che viaggiavano
nella giusta corsia sono riuscite ad evitarlo con rischi però
altissimi vista la strada resa viscida dalla pioggia battente e la
scarsa visibilità dovuta al diluvio in atto. Solo un uomo alla
guida di un motorino sarebbe caduto e finito fuori strada nel tentativo
di evitare la berlina nera.
Tutto si è cominciato attorno a mezzanotte e mezza a Fermo
centro e si è concluso all’incirca un’ora dopo quando,
dopo un testacoda, la folle corsa del giovane ubriaco si è
fermata contro un guardrail della superstrada Fermo-Porto San Giorgio.
In mezzo inseguimenti, centralini delle forze dell’ordine intasati
di telefonate e diverse pattuglie in giro per le strade a dargli la
caccia. Un far west.
Il giovane, come si diceva, si è schiantato contro il guardrail:
parte anteriore della macchina sfasciata, ruote a terra e conducente
illeso per miracolo. Ai primi soccorritori, giunti sul posto, sembrava
a dire il vero, morto: giaceva appoggiato sul sedile anteriore con
la testa all’indietro, chiuso a chiave dentro all’abitacolo.
Tanto sembrava morto che le prime chiamate arrivate al 118 parlavano
per l’appunto di un giovane in fin di vita, moribondo a causa
di un incidente accaduto sulla superstrada.
Ma il ragazzo, come si scoprirà poco dopo, era tutt’altro
che morto. Piuttosto dormiva. Dormiva così bene che agli automobilisti
che nonostante la pioggia battente sono accorsi per prestargli i primissimi
soccorsi in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine e
dei sanitari del 118, ha riservato un trattamento tutt’altro
che gentile. Ha solo per un attimo riaperto gli occhi, probabilmente
svegliato da chi bussava sul vetro per intercettare una sua reazione
vitale, e ha mandato tutti a quel paese con il gesto della mano per
poi ripiombare nel sonno profondo.
Solo dopo alcuni minuti, grazie all’arrivo in rapida successione
di tre pattuglie dei carabinieri della compagnia di Fermo e di ambulanza
e automedica del 118, il giovane è stato definitivamente strappato
al sonno e convinto a uscire fuori dalla macchina. Non presentava
nemmeno un graffio e, probabilmente tornato un po’ in sé
grazie a una boccata di aria fresca, si guardava attorno come se non
riuscisse neppure a capire il perchè di tutto quel trambusto.
Sirene, lampeggianti, carabinieri (sei militari in tutto) che lo accerchiavano.
Barcollante e disorientato, è stato portato a bordo di una
volante dei carabinieri in caserma a Fermo.
La sua auto è stata invece caricata da un carro attrezzi e
una delle due corsie sud della superstrada, chiusa per permettere
il blitz dei carabinieri e il soccorso al giovane, regolarmente riaperta
al traffico.
Il giovane protagonista della movimentata nottata è stato fatto
salire a bordo della gazzella dei carabinieri e, una volta in caserma,
è stato identificato e multato per le diverse - tante - infrazioni
collezionate nel giro di una sola notte.
LOLITA
FALCONI