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Notizie brevi 31/05/2018

Colpi di sonno, un problema da più di 12mila incidenti all’anno

Il bilancio è di 250 morti l'anno. La causa è spesso l’inconsapevolezza di essere affetti dalla Sindrome delle Apnee ostruttive nel Sonno, ma l’80% di persone che ne soffre non ne è a conoscenza

Oltre dodicimila incidenti stradali sono causati annualmente da apnee notturne che portano a colpi di sonno al volante, provocando una media di 250 morti all’anno. Lo rivelano i dati dell’Automobile Club d’Italia (Aci) e della Fondazione italiana salute ambiente e respiro (Fisar) durante la presentazione della campagna “Dormi meglio, Guida sveglio” a Roma. Il 7% dei 175.791 incidenti stradali annuali in Italia è una conseguenza delle apnee notturne.

L’80% delle persone che soffrono della Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) non ne è consapevole. Si tratta di una patologia spesso sottovalutata che frammenta il sonno provocando stanchezza durante tutta la giornata. Frequenti, ma brevi interruzioni della respirazione durante il sono il sintomo principale delle apnee notturne. "Uno dei maggiori fattori di rischio per malattie cardio e cerebrovascolari, che quadruplica la probabilità di ictus e raddoppia quella di ipertensione, diabete, aritmie", ha spiegato Claudio Sanguinetti, presidente della Fisar.

La patologia viene spesso ignorata ed è per questo che la campagna informativa vuole migliorare la diagnosi e la cura dei casi sommersi. Per farlo, è stata proposta l’introduzione di un “check-up del sonno” in occasione del rilascio o del rinnovo della patente. L’idea è stata già anticipata da un decreto ministeriale entrato in vigore nel 2016. In oltre 1.500 delegazioni Aci sarà possibile per i cittadini compilare un questionario sul tema OSAS ed eventualmente prenotare un esame. "Ogni anno muoiono per distrazione più di 500 persone sulle nostre strade: l'uso scorretto dello smartphone è il primo fattore di rischio, ma non vanno sottovalutati i disturbi che compromettono il riposo e pregiudicano l'attenzione alla guida", ha sottolineato il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani.

La Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno riguarda circa 12 milioni di italiani tra i 40 e gli 85 anni. La stima corrisponde al 50% degli uomini e al 23% delle donne, e solo il 20% di essi è a conoscenza della sua condizione. La stanchezza può portare a perdere la concentrazione quando si è al volante, ma basta poco per rischiare la vita: in due secondi di distrazione a 50 km/h si percorrono 28 metri. Obesità, sovrappeso, fumo e alcol sono elementi che aumentano il rischio di apnee notturne. L’esperto di sonnolenza e disturbi del sonno del dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Genova Sergio Garbarino ha aggiunto: "L'Osas è associata all'obesità e questo può essere una delle cause dell'aumento dei casi. Lo screening dell'Osas ha un'importanza fondamentale per la salute e la sicurezza dell'autista e non solo, e se i potenziali pazienti venissero adeguatamente trattati ciò permetterebbe un risparmio annuo enorme, ma è opportuno evidenziare che, per quanto riguarda il rilascio e il rinnovo della patente, la legge prende in considerazione esclusivamente i casi di Osas moderata e grave associati a eccessiva sonnolenza, che equivalgono a circa il 50% di tutti i soggetti da Osas".

I sintomi dell’OSAS sono sonno irrequieto, sensazione di soffocamento, microrisvegli e aritmie cardiache di notte; sonnolenza, stanchezza e scarsa concentrazione di giorno. Chi ne soffre o ritiene di soffrirne seguire alcuni consigli, quali evitare di guidare la notte, effettuare brevi pause durante lunghi tragitti, alternarsi alla guida con qualcun altro e fare attenzione ad alcuni segnali premonitori di un colpo di sonno, quali non riuscire ad andare a velocità costante. La patologia si può curare, come evidenzia Aurelio Filippi, presidente dell’Aci Global: "Abbiamo diverse opzioni terapeutiche per far stare meglio una persona. E farlo migliora la sicurezza stradale, ma anche la propria salute". Secondo il presidente della Società Italiana di Pneumologia Stefano Nardini, "ci vorranno mesi o anni per aumentare la sensibilità della popolazione sul tema, ma sarà anche un arco di tempo necessario per rendere le strutture sanitarie in grado di far fronte a tutte le persone che necessiterebbero controlli".

da repubblica.it/motori


 L’importanza delle ore necessarie di sonno anche per la sicurezza stradale. (ASAPS)

Giovedì, 31 Maggio 2018
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