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Pirateria 13/01/2004

Ucciso davanti all’ospizio da un’auto pirata

 

Senigallia . Nazzareno Falappa, 76 anni, era un ospite di Villa Serena. Si era alzato prima dell’alba per andare a passeggiare, lo schianto alle 6

Ucciso davanti all’ospizio da un’auto pirata

L’urto ha tranciato una gamba alla vittima, nessuna traccia della vettura investitrice

SENIGALLIA - Falciato da un’auto pirata. E’ morto così alle 6 di ieri mattina Nazzareno Falappa, 76 anni di Filottrano. L’uomo, ospite della casa di riposo Villa Serena sul lungomare Mameli a Senigallia, si era svegliato di buon ora ed era uscito per la sua solita passeggiata mattutina. Al momento di attraversare la statale Adriatica, nella zona di fronte a Villa Torlonia, l’anziano è stato travolto da un mezzo, probabilmente un’autovettura, che lo ha ucciso sul colpo. Il conducente dell’auto investitrice non si è fermato ed ha proseguito la propria marcia come se nulla fosse, probabilmente in direzione nord.
Agghiacciante la scena presentatasi ai primi soccorritori: l’asfalto era ricoperto da un lago di sangue ed una gamba dell’uomo investito, tranciata di netto dall’impatto mortale, giaceva sulla strada a qualche metro di distanza dal resto del corpo. Il macabro particolare rende l’idea della grande velocità con la quale l’auto pirata stava percorrendo via Raffaello Sanzio, ovvero la statale adriatica nell’attraversamento cittadino a nord di Senigallia. I carabinieri, intervenuti sul posto per i rilievi del caso, hanno cercato sull’asfalto tutte le possibili tracce per risalire al responsabile dell’investimento. A quanto pare non sono stati rinvenuti frammenti utili per poter individuare il modello dell’autovettura. Inoltre non ci sarebbero testimoni dell’accaduto. A meno che il pirata della strada non si presenti spontaneamente alle forze dell’ordine nelle prossime ore, l’indagine dei carabinieri andrà avanti ad oltranza, in particolare setacciando tutte le carrozzerie della zona alla ricerca di automobili che presentino danni "compatibili" con l’impatto che ha ucciso Nazzareno Falappa.
Non è escluso tuttavia che nel frattempo spunti qualche testimone che possa aver visto, se non l’impatto mortale, almeno qualcosa che possa indirizzare gli investigatori sulla pista giusta. Nazzareno Falappa era originario di Filottrano ma già da qualche anno risiedeva nella casa di riposo Villa Serena di Senigallia. Le circostanze della sua morte sono del tutto analoghe a quelle che hanno visto come vittima il 31 dicembre scorso Augusto Ausili, un altro ospite di Villa Serena, che era stato investito ed ucciso nello stesso tratto di strada. In quell’occasione però la donna che si trovava alla guida dell’auto investitrice si era fermata per prestare soccorso. La statale Adriatica nord in quel punto è scarsamente illuminata nelle ore notturne, anche perchè quel particolare tratto di strada è privo di un lampione che non è stato ancora riparato dopo un danneggiamento subito a seguito di un incidente stradale.
Alle 6 di ieri mattina, quando è stato investito Nazzareno Falappa, era ancora buio, ma la scarsa illuminazione è soltanto una concausa dell’accaduto: a provocare l’incidente, in primis, è stata sicuramente l’alta velocità del mezzo investitore. Ora è in atto una vera e propria caccia all’uomo per individuare il conducente del mezzo che ha investito Nazzareno Falappa. Su di lui pendono le accuse di omicidio colposo ed omissione di soccorso ed, in base alla riforma del codice stradale, rischia addirittura l’arresto.

Martedì, 13 Gennaio 2004
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