SENIGALLIA
- Falciato da un’auto pirata. E’ morto così alle 6 di ieri mattina Nazzareno
Falappa, 76 anni di Filottrano. L’uomo, ospite della casa di riposo
Villa Serena sul lungomare Mameli a Senigallia, si era svegliato di
buon ora ed era uscito per la sua solita passeggiata mattutina. Al momento
di attraversare la statale Adriatica, nella zona di fronte a Villa Torlonia,
l’anziano è stato travolto da un mezzo, probabilmente un’autovettura,
che lo ha ucciso sul colpo. Il conducente dell’auto investitrice non
si è fermato ed ha proseguito la propria marcia come se nulla fosse,
probabilmente in direzione nord.
Agghiacciante la scena presentatasi ai primi soccorritori: l’asfalto
era ricoperto da un lago di sangue ed una gamba dell’uomo investito,
tranciata di netto dall’impatto mortale, giaceva sulla strada a qualche
metro di distanza dal resto del corpo. Il macabro particolare rende
l’idea della grande velocità con la quale l’auto pirata stava percorrendo
via Raffaello Sanzio, ovvero la statale adriatica nell’attraversamento
cittadino a nord di Senigallia. I carabinieri, intervenuti sul posto
per i rilievi del caso, hanno cercato sull’asfalto tutte le possibili
tracce per risalire al responsabile dell’investimento. A quanto pare
non sono stati rinvenuti frammenti utili per poter individuare il modello
dell’autovettura. Inoltre non ci sarebbero testimoni dell’accaduto.
A meno che il pirata della strada non si presenti spontaneamente alle
forze dell’ordine nelle prossime ore, l’indagine dei carabinieri andrà
avanti ad oltranza, in particolare setacciando tutte le carrozzerie
della zona alla ricerca di automobili che presentino danni "compatibili"
con l’impatto che ha ucciso Nazzareno Falappa.
Non è escluso tuttavia che nel frattempo spunti qualche testimone che
possa aver visto, se non l’impatto mortale, almeno qualcosa che possa
indirizzare gli investigatori sulla pista giusta. Nazzareno Falappa
era originario di Filottrano ma già da qualche anno risiedeva nella
casa di riposo Villa Serena di Senigallia. Le circostanze della sua
morte sono del tutto analoghe a quelle che hanno visto come vittima
il 31 dicembre scorso Augusto Ausili, un altro ospite di Villa Serena,
che era stato investito ed ucciso nello stesso tratto di strada. In
quell’occasione però la donna che si trovava alla guida dell’auto investitrice
si era fermata per prestare soccorso. La statale Adriatica nord in quel
punto è scarsamente illuminata nelle ore notturne, anche perchè quel
particolare tratto di strada è privo di un lampione che non è stato
ancora riparato dopo un danneggiamento subito a seguito di un incidente
stradale.
Alle 6 di ieri mattina, quando è stato investito Nazzareno Falappa,
era ancora buio, ma la scarsa illuminazione è soltanto una concausa
dell’accaduto: a provocare l’incidente, in primis, è stata sicuramente
l’alta velocità del mezzo investitore. Ora è in atto una vera e propria
caccia all’uomo per individuare il conducente del mezzo che ha investito
Nazzareno Falappa. Su di lui pendono le accuse di omicidio colposo ed
omissione di soccorso ed, in base alla riforma del codice stradale,
rischia addirittura l’arresto.
|