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Notizie brevi 08/11/2004

GROSSETO - CRONACA DI UN DRAMMA E STORIA DEGLI EROI SENZA NOME, MA TUTTI IN DIVISA, CON GLI STIVALI "GRAZIE ANGELI, GRAZIE".

GROSSETO, CRONACA DI UN DRAMMA E STORIA DEGLI EROI SENZA NOME, MA TUTTI IN DIVISA, CON GLI STIVALI "GRAZIE ANGELI, GRAZIE".

La Sig.ra Tiziana Biagiucci mentre consegna una targa ai suoi soccorritori: Ispettore Capo Luca Ciani (a destra) e l’Assistente Capo Luigi Pattonelli della Sezione Polizia Stradale di Grosseto

(ASAPS) GROSSETO — Le immagini più ricorrenti di noi Centauri, sono quelle relative al soccorso alle persone in difficoltà. Ne sono un esempio le fotografie storiche che più volte riproponiamo sul sito e sulle nostre pubblicazioni periodiche, come il calendario di alcuni anni fa, rimasto un segno intangibile dell’affetto dell’intero paese verso i nostro colleghi in divisa. E l’impegno della Specialità, della cui appartenenza andiamo così fieri, continua senza interruzione: è di appena pochi giorni fa la notizia del coraggioso intervento degli uomini della Polizia Stradale di Grosseto, in favore dei cittadini rimasti vittima di un nubifragio nella campagna maremmana alle porte del capoluogo, a Braccagni.
Qui alcune auto sono rimaste intrappolate sulla strada asfaltata, divenuta nel breve volgere di pochi minuti, un torrente limaccioso di fango e detriti, che tutto ha travolto. Un’onda di piena spaventosa, che ha messo in seria difficoltà anche il mezzo anfibio dei Vigili del Fuoco, che alla fine si rovescia su un lato sospinto dalla furia dei flutti, avvertiti dalle stesse vittime di quella furia climatica insieme alla Polizia Stradale. A noi, solo per oggi al riparo di una comoda e confortevole stanza della nostra redazione, non resta che raccontare la cronaca di una terribile giornata, finita bene grazie al coraggio dei colleghi.
Sono da poco passate le 18 di sabato 30 ottobre, e il cielo è talmente nero da ricordare l’apocalisse. Sulla strada del Madonnino, alcune auto sono travolte. Un uomo è disperso, e solo alcune ore più tardi sarà ritrovato su un albero, in stato di choc. Una donna è stata invece salvata da due uomini della Polizia Stradale, che nonostante la furia degli elementi hanno trovato il coraggio di proseguire e portare il fuoristrada di servizio fino al punto di non ritorno, ruscendo nel loro intento un istante prima di essere travolti.
In tutto la piccola sezione Polizia Stradale di Grosseto ha messo in strada 8 pattuglie, utilizzando ogni mezzo con le ruote disponibile e reperito anche al parco automezzi della Questura. Insieme ai Vigili del Fuoco battono tutto l’occhio del ciclone fino a tarda notte, bagnati fradici, stanchi e feriti, infreddoliti dall’improvviso ciclone che si è abbattuto sulla selvaggia Maremma. Pattugliano senza sosta, coi finestrini aperti, per cercare di cogliere nell’inferno del vento e della bufera, le grida d’aiuto. Prima trovano una macchina ormai completamente sott’acqua, e insieme ai Vigili del Fuoco, che si immergono, accertando che nell’abitacolo non c’è più nessuno. Poi arrivano al bivio di Braccagli, e qui si trovano davanti ad una scena incredibile: l’anfibio dei pompieri è capottato, mentre sull’ansa innaturale dell’improvvisato fiume ci sono due macchine accartocciate, spinte l’una contro l’altra dalla forza dell’onda.
A bordo una giovane donna in preda al panico: da sola non può vincere la forza dell’acqua, e allora arrivano gli agenti. La pattuglia composta dall’Ispettore Capo Luca Ciani e dall’Assistente Capo Luigi Pattonelli si lancia nel fiume con il fuoristrada. Gli uomini della Specialità aprono un finestrino e tendono la mano. È salva, mentre un elicottero dell’Aeronautica illumina a giorno, sfidando venti e piogge tropicali, il teatro del dramma. Nel frattempo i Vigili del Fuoco salvano i loro colleghi ed altri automobilisti, riparati sulla carcassa dell’anfibio cappottato.
All’appello manca un uomo, che era a bordo dell’utilitaria spinta contro l’altra auto. L’hanno visto sbattere la testa ed essere strappato dall’acqua e inghiottito dalla piena.
Ma il maremmano è coriaceo e riprende i sensi poco prima di soccombere: si attacca a un albero e lì si fa recuperare dai Vigili del Fuoco. Alla fine, ad emergenza finita, il centralino della Polizia Stradale suona ancora: è Tiziana Biagiucci, la donna salvata. "Grazie Angeli, grazie…".



Lunedì, 08 Novembre 2004
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