RECORD
triste per il Lazio, che fa registrare il maggior numero di decessi
tra i pedoni (+61%), seguito dalla Lombardia (+32,3%). Un quadro a
dir poco negativo che sottolinea il numero delle vittime e dei feriti
di chi cammina sulle strade: novemila i pedoni morti in Italia in
10 anni, più di 1600 i feriti, con un incremento pari al 51
per cento delle vittime.
L’indagine è¨ stata effettuata dall’associazione sostenitori
della polizia stradale, sull’incidentalità che colpisce
i soggetti più deboli, diffusa dopo la sciagura che ha coinvolto
una famiglia pugliese, avvenuta questa settimana nella Capitale. I
dati si leggono dal sito del Cciss Viaggiare Informati, nella rubrica
dedicata proprio alla sicurezza. Dal 1993 al 1998 le vittime sono
passate da 923 a 783, con un calo del 15%, mentre dal 1998 al 2002
- ultimo anno di cui si conoscano i dati ufficiali Istat - il numero
delle vittime è passato da 783 a 1.188, con un incremento
del 51%. Per quanto riguarda i feriti, il quadro non è
migliore: sono passati da 14.130 nel 1993 a 17.265 nel 2002.
Nell’ambito del numero delle vittime della strada, ormai i pedoni
costituiscono il 17,6% del totale. Sono senza dubbio i soggetti più
deboli sulla strada e tra questi gli uomini sono quelli più
a rischio «forse per una maggiore esposizione sulla strada in
ore notturne - spiegano dal Cciss - ed in condizioni climatiche avverse.
Di coloro che hanno perso la vita sulle strade, la maggior parte è
stata investita da autovetture, da motocicli, o da autobus».
«Occorre creare un sistema di educazione e di formazione stradale
che non veda il pedone solo come fattore di disturbo e causa di rallentamento»
dice Giordano Biserni, presidente dell’Asaps e direttore della rivista
«il Centauro».
Il dato più allarmante, è che i pedoni da soli
costituiscono ormai il 17,6% del totale delle vittime della strada
(6.736 nel 2002). Nel 2001 furono il 13,9%, nel 2000 il 12,7%. Il
Lazio in testa rispetto alle altre regioni italiane, ha fatto registrare
280 decessi nel 2002, rispetto ai 174 del 2001. Nel conteggio dei
feriti rimane al vertice la Lombardia con 3.778, seguita dal Lazio
con 2.788.
di
ALESSANDRA PASQUALOTTO